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LIFESTYLE

ANEMIA: e se la causa fosse l’infiammazione?

 

L’anemia più comune è quella data da carenza di ferro. Quest’ultimo è fondamentale per alcune attività biologiche; quando scarseggia, la produzione di emoglobina non è ottimale e questo determina una scarsa circolazione di ossigeno nell’organismo.

LE CAUSE DELLA CARENZA DI FERRO

Tra le più frequenti: scarso apporto con l’alimentazione, perdite ematiche, problemi di assorbimento.

  • Scarso apporto con l’alimentazione

Il ferro può essere nella forma eme e non-eme. Il primo, presente nei prodotti di origine animale, è facilmente assorbito dal nostro corpo. Il ferro non eme, presente nei vegetali, è di più difficile assorbimento. Questo potrebbe far pensare che le persone che hanno adottato uno stile alimentare vegetariano/vegano siano maggiormente a rischio di anemia. Recenti studi hanno dimostrato che non è così 1 ; infatti ci sono fattori favorenti (es vitamina C) e sfavorenti (tannini, alimenti ricchi in calcio e fitati) l’assorbimento e una giusta conoscenza di queste dinamiche è fondamentale. Ad esempio bere una tazzina di caffè o tè, ricchi in tannini, dopo i pasti riduce significativamente l’assorbimento di ferro. Meglio posticipare la loro assunzione.

Inoltre uno nuovo studio pubblicato su Journal of Agricultural and Food Chemistry2 ha evidenziato come l’assunzione di aglio e cipolla faccia aumentare l’assorbimento fino al 70% di ferro nei cereali, probabilmente per l’alto contenuto di zolfo e di zolfo-aminoacidi, come la cisteina 2. Al di là del regime dietetico, un’alimentazione bilanciata scongiura uno scarso apporto di ferro.

  • Perdite ematiche

La principale causa di perdita di ferro nelle donne è determinata dalle mestruazioni. Il sanguinamento può essere anche occulto, lento e cronico, in presenza di particolari patologie.

  • Problemi di assorbimento

Su questo punto mi voglio soffermare maggiormente.

Il ferro è un elemento così importante che il nostro corpo ha messo a punto un sistema di riciclaggio efficientissimo. Quando i globuli rossi “muoiono” i macrofagi, gli spazzini della cellula, recuperano il ferro e lo rimettono a disposizione nel corpo. Sempre più spesso sentiamo parlare di leaky gut o intestino gocciolante/permeabile, una condizione in cui si perde l’adesione importantissima tra le cellule del nostro intestino, che lascia così passare nel sangue sostanze che scatenano una risposta del nostro sistema immunitario.

QUINDI, LA CAUSA PRINCIPALE É SEMPRE L’INFIAMMAZIONE

E cosa c’entra l’infiammazione con l’anemia? Il riutilizzo del ferro è mediato dall’epcidina, una proteina prodotta dal fegato in risposta a stati infiammatori e fa sì che il ferro rimanga bloccato nei macrofagi e inibisce l’assorbimento intestinale di ferro.

Ancora una volta viene sottolineata l’importanza di questo “organo dimenticato” che risulta fondamentale per il nostro benessere.

Le somministrazioni orali di ferro sembrerebbero peggiorare la situazione, in quanto vanno ad aggravare lo stato infiammatorio e quindi incrementano la produzione di epcidina.

LA SOLUZIONE CONTRO L’ANEMIA

La soluzione migliore sembra proprio prendersi cura dell’intestino attraverso il consumo di alimenti ricchi di sostanze nutritive per i batteri buoni che vi abitano e che costituiscono il nostro microbiota, l’ecosistema probabilmente più complesso in natura.

Alcuni esempi pratici: fibre insolubili (cereali integrali, legumi, ecc..) molecole come acetato (presento nell’aceto), butirrato ( nel burro ad esempio ), acido valerico (nella valeriana ) ecc..

Allora è proprio vero…siamo quello che mangiamo! Prendiamoci cura dei nostri co-inquilini e loro ci ringrazieranno.

Batteri

1 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25369923
2 http://pubs.acs.org/doi/ipdf/10.1021/jf100716t
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Raffaela Durastanti By


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