È il momento decisivo. A giugno si decide la sorte della maggior parte delle colture estive. In questo periodo dobbiamo aumentare l’impegno per assicurarci sia i raccolti gustosi di pomodori e zucchine sia il profumo del basilico. Niente paura, però: le giornate sono sempre più lunghe e possiamo dedicarci all’orto sino a tardi!
Certo l’impegno richiesto dipenderà molto anche dall’andamento meteo del mese. In particolare, dobbiamo prestare molta attenzione a piovosità e temperature. Se da una parte non è infrequente incontrare un mese di giugno caldo e siccitoso, dall’altra può capitare di avere a che fare con molti giorni di pioggia e temperature ancora primaverili. Questo inciderà non poco sulla gestione dell’irrigazione, aspetto importante perché i nostri ortaggi iniziano a richiederne in quantità. Controlliamo di avere l’impianto in perfetta efficienza, verificando che gli irrigatori non siano otturati da terra (o calcare per chi dispone di acque dure) e sostituendo le eventuali batterie della centralina. È importante ricordare che l’irrigazione a pioggia è da evitare per ridurre il rischio di malattie fungine.
Se le temperature si mantengono nella norma, noteremo una notevole crescita dei pomodori che dovremo quindi provvedere a legare ai tutori. Nel corso di questa operazione dobbiamo inoltre eliminare le femminelle ossia i rametti che si sviluppano all’ascella delle foglie e che non andranno mai a frutto. In questo modo, tra l’altro, aumenteremo il ricambio di aria all’interno della chioma, riducendo al contempo i rischi di malattie fungine.
Nel mese di giugno i tutori devono essere predisposti anche per peperoni e melanzane, non tanto perché questi ortaggi crescano molto in altezza, quanto piuttosto perché il peso dei frutti può far flettere i rami e compromettere il buon esito della coltura.
In questo periodo si può seminare quasi di tutto: fagioli e fagiolini, carote (se abbiamo terreni sciolti o coltiviamo in vaso), lattughe, bietole da costa e da foglia, scarola e radicchi precoci. Affrettiamoci poi a seminare prezzemolo e basilico (attenzione che il seme è davvero piccolo!); ma teniamo in bella vista anche i semi delle zucchine in modo da avere pronte le piantine per i trapianti di luglio: un secondo raccolto che ci garantirà ortaggi freschi sino all’autunno.
Le temperature in aumento facilitano la vita alle malerbe che diventeranno sempre più difficili da contenere, soprattutto se non abbiamo provveduto a un’efficace pacciamatura. Armiamoci quindi di guanti, zappa e pazienza ed estirpiamo le giovani malerbe evitando che queste raggiungano la fase di fioritura. In caso contrario, nel tempo, il numero di semi nel suolo aumenterà inesorabilmente!
Feed Rss Commenti