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LIFESTYLE

I padiglioni più verdi di Expo

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Quali sono i padiglioni di Expo in cui si è data maggiore attenzione al verde? Quali i progetti più spettacolari?

Austria

Qui il visitatore entra e parte all’esplorazione di un bosco austriaco: grazie all’evapotraspirazione delle piante lo spazio è raffreddato in maniera naturale e si riproduce il microclima reale.
Dal sito di Expo
“Componente essenziale della salubrità del cibo e della salute umana, l’aria è anche un indicatore dell’equilibrio ecologico. Si parte da questo elemento, notoriamente eccellente in Austria, per dare ai visitatori l’opportunità di ritrovare i lati più conosciuti del Paese scoprendone allo stesso tempo nuove sfaccettature. Klaus K. Loenhart del team Terrain di Graz ha ideato uno spazio in cui architettura, natura, cultura e ricerca si fondono in un unico viaggio esperienziale. All’interno del Padiglione è riprodotta in scala ridotta una foresta austriaca che fornisce 62,5 chilogrammi di ossigeno fresco ogni ora, senza filtri né condizionatori, che, in un clima ideale sono sufficienti per 1.800 persone, donando benessere e assorbendo CO2. Un polmone verde che induce il desiderio di un mondo più pulito, offrendo un modello per l’attuazione di pratiche urbane in grado di garantire una migliore qualità della vita e dimostrando i vantaggi di una politica di rimboschimento contro il declino globale delle aree verdi.”

Regno Unito
Un alto padiglione pensato come un percorso labirintico che, tra frutteti e prati, ci porta ad un alveare a grandezza d’uomo – la struttura è in acciaio ed è alta 14 metri e all’interno vengono riprodotti i reali rumori registrati in un’arnia.
Dal sito di Expo:
“Il design è ispirato al ruolo unico che gli alveari hanno nel nostro ecosistema e rappresenta lo spirito della partecipazione del Regno Unito a Expo Milano 2015. L’abilità artistica inglese ispira da sempre tutto il mondo e Wolfgang Buttress, il vincitore della competizione lanciata per scegliere l’architettura del padiglione, ha tradotto in termini progettuali la forza del design britannico. Il progetto fonde il design di più alto livello con forti requisiti ecologici, che trovano origine nelle conquiste scientifiche più all’avanguardia, nelle agrotecnologie e nell’ingegneria agraria. Responsabile della costruzione del padiglione è stato il team di ingegneri edili e costruttori, noti a livello internazionale, di Stage One e Rise. Il padiglione britannico, esteso su un lotto complessivo di 1910 metri quadri, vuole lasciare un segno nell’esperienza di tutti i visitatori di Expo Milano 2015, in cui natura, creatività, scienza e tecnologia si combinano per affrontare la sfida sottesa al TemaNutrire il Pianeta, Energia per la Vita.”

Francia
Ancora, si entra attraverso un percorso che vuole essere didattico spiegando attraverso 60 diverse specie le colture realizzate nei differenti paesaggi francesi: colture di grano, policolture e colture specializzate.
Dal sito di Expo:
“L’edificio costituito principalmente di legno lamellare, su uno spazio di 3592 metri quadri, è ispirato a un luogo simbolo della cultura alimentare francese: il mercato coperto. Il padiglione si ispira difatti ai tipici mercati che si trovano in molte città della Francia, che ben rappresentano il tema generale di Expo Milano 2015, con l’accento sull’autosufficienza alimentare, l’accesso al cibo e la dimensione qualitativa dell’alimentazione.”

E voi? Siete d’accordo con questa classifica?

 

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