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PRATO ORNAMENTALE

Progettazione e realizzazione di un impianto di irrigazione

 

La progettazione e la realizzazione di un impianto d’irrigazione si svolgono in 5 fasi:

l. Verifica della disponibilità idrica ed elettrica;

2. Valutazione della necessità globale dell’acqua;

3. Scelta degli irrigatori e loro posizionamento;

4. Schema e dimensionamento idraulico;

5. Installazione.

Oggi analizzeremo la verifica della quantita’ di acqua disponibile se ci colleghiamo alla rete idrica potabile (maggioranza degli impianti medio-piccoli). Nella descrizione si sviluppa un esempio pratico per illustrare le varie fasi.

VERIFICA DELLA DISPONIBILITA’ DI ACQUA

Di una fonte idrica (p.e. una presa disponibile nel giardino), si deve verificare le caratteristiche, portata e pressione. Un metodo semplice per ricavare questi dati, potrebbe consistere nell’utilizzo di un secchio da 10 litri, un raccordo con manometro e saracinesca e di un contasecondi. Considerando che la richiesta idrica del sistema irriguo potrà variare a seconda del tipo e del numero di irrigatori che potranno essere utilizzati, si effettueranno più letture di portata e pressione a diversi gradi di apertura della saracinesca.

l) Chiudere la saracinesca e aprire completamente il rubinetto. In questo modo si rileva la pressione statica: la massima a portata zero.

2) Aprire lentamente la saracinesca e cronometrare il tempo di riempimento del secchio.

Si supponga di ottenere i seguenti valori:

• saracinesca aperta di 3/4 = 10 litri in 20″ a 3,2 kg/cm2= 30 l/min

• saracinesca aperta di 2/4 = 10 litri in 30″ a 3,5 kg/cm2= 20 l/min

• saracinesca aperta di 1/4 = 10 litri in 60″ a 3,7 kg/cm2= 10 l/min

Si deve subito fare una piccola considerazione: le pressioni rilevate sono quelle relative al rubinetto, che nel nostro impianto costituisce la fonte di alimentazione; dette pressioni, però, sono destinate a subire una riduzione per effetto delle perdite di carico che porteranno una minor pressione alla base dell’ irrigatore. Esistono metodi analitici molto precisi per determinare l’entità di tali perdite ma, onde semplificare al massimo il nostro esempio, assumiamo che consista nel 15-20% delle pressioni lette al manometro.
Questo dato è ben lontano dal rispondere ai canoni imposti dal rigore di una scienza qual è l’idraulica, comunque si può ritenere valida a livello pratico quando applicata in installazioni per giardini che non superino i 1000 m2 circa di superficie.
Si riassume quanto sinora detto nella seguente tabella:
NB: è consigliabile effettuare queste misurazioni durante le ore di minimo impegno dell’acquedotto al quale la presa è collegata, in modo da riprodurre il più possibile le reali condizioni di funzionamento dell’ impianto; non si dimentichi, infatti, che l’irrigazione dovrebbe essere effettuata di notte, quando la perdita d’ acqua per evapotraspirazione è minore, come anche la temperatura del terreno (le piante possono subire danni da shock termico per la repentina variazione di temperatura dovuta all’acqua d’ irrigazione).

VALUTAZIONE DELLA NECESSITA’ DI ACQUA

ARAMO

Questa fase ha lo scopo di valutare la quantità d’acqua necessaria al giardino da irrigare. In fase di progetto, sulla base dell’esperienza acquisita si può considerare, per l’Italia, un fabbisogno di 5 litri d’acqua al giorno per ogni metro quadrato di giardino da irrigare. Si tratta di un dato medio che deve essere aumentato fino a 7 litri per metro quadrato nelle regioni più calde e secche.

 

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