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ORTO IN TERRAZZO

Come fare l’orto biologico sul terrazzo

 

Non c’è dubbio: chi negli ultimi anni ha intrapreso la coltivazione di un proprio orto lo ha fatto per mangiare prodotti sani, coltivati con passione e sicuri. In modo più o meno cosciente, chi coltiva il proprio cibo lo fa seguendo – o cercando di seguire – gli indirizzi della cosiddetta agricoltura biologica. Ma non è così facile! Produrre peperoni, cavolfiori e pomodori senza residui chimici richiede pazienza e competenza, soprattutto se il risultato che vogliamo ottenere è un prodotto di qualità e non una lattuga sforacchiata dagli attacchi dei tanti insetti che non vedono l’ora di abbuffarsi con la nostra croccante insalata.

E poi, il vero segreto dell’orto biologico, non risiede tanto nell’assenza di interventi chimici, quanto piuttosto nella gestione ottimale del terreno. Non è un caso se in molti altri Paesi – quasi tutti per la verità – non si parla di agricoltura biologica ma di agricoltura organica. L’orticoltore amatoriale deve quindi prodigarsi a mantenere il suolo in ottime condizioni e ad aumentare, nei limiti del possibile, il quantitativo di sostanza organica presente nel terreno. È proprio grazie alla sostanza organica se i terreni, anche quelli più poveri, possono fornire alle piante tutto quanto queste hanno bisogno per prosperare e regalarci raccolti gustosi. La sostanza organica favorisce una buona struttura del suolo e questo aiuta le radici ad approfondirsi e a svilupparsi: la pianta, esplorando un maggiore volume di suolo, potrà così assumere tutti gli elementi nutritivi necessari, senza che l’orticoltore abbia bisogno di apportare fertilizzanti di sintesi.

D’altra parte la sostanza organica stessa costituisce un ottimo strumento per arricchire il suolo di elementi fondamentali per la crescita delle piante: azoto, fosforo e potassio, ma anche una miriade di micro- e meso-elementi, non mancheranno di certo se incorporiamo nel nostro orto una buona quantità di letame o di compost prodotto come si deve. L’unica accortezza sarà quella di somministrare questo particolare concime con molto anticipo rispetto a quello che si farebbe con un prodotto di sintesi: quest’ultimo, infatti, è subito disponibile, mentre il compost o il letame devono essere mineralizzati dai microorganismi presenti nel suolo prima di mettere a disposizione delle piante gli elementi nutritivi che contengono.

Il nostro orto biologico sarà anche in grado di trattenere meglio l’umidità, come se avesse una riserva nascosta di acqua da mettere a disposizione degli ortaggi nel momento di maggiore richiesta. Non solo: nel terreno si svilupperà una ricca popolazione di microorganismi – batteri ma soprattutto funghi – capaci di favorire ulteriormente le funzioni fisiologiche delle piante.

Tutto questo semplicemente facendo attenzione a come si gestisce la sostanza organica! Certo è un argomento semplice solo a parole; nei fatti è necessario applicare una serie di tecniche per evitare di depauperare questo prezioso alleato. Ovviamente la sola sostanza organica non è spesso sufficiente a produrre ortaggi sani, ma occorrono strategie di prevenzione e difesa nei confronti di patogeni e insetti.

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Luca Masotto By


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