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GIARDINAGGIO

Tutto ciò che devi sapere sul Faggio

 

Maestoso, il faggio, quando ha spazio per svilupparsi in tutte le direzioni, perde la dominanza apicale e, specialmente nelle varietà ornamentali, si ramifica formando una massa imponente con più di un fusto principale. Fagus silvatica, questo il nome latino del faggio comune, appartiene alla famiglia delle Fagaceae, famiglia di generi importanti dal punto di vista forestale. Ha importanza ornamentale sia nella forma selvatica sia in quelle orticole la più famosa delle quali è la varietà ‘Atropurpurea’, con foglie rosso scuro per la presenza di pigmenti colorati. I pigmenti colorati svolgono la funzione di protezione della clorofilla – quest’ultima conferisce il colore verde ai tessuti fogliari – nei riguardi dei danni derivanti dalla radiazione luminosa. Tanto è vero che le foglie più interne o quelle delle parti più ombreggiate della chioma sono quasi verdi perché hanno minori necessità di protezione.

Il faggio rosso è una delle piante a foglie rosse di maggiori dimensioni: vi sono varietà  a foglie rosse anche in aceri, susini da fiore, nonché tra le specie arbustive.

E’ specie tipica delle latitudini temperate e temperato fredde con abbondanti precipitazioni (almeno 1000 mm annui); in Italia alligna male in pianura – le varietà ornamentali sono più adatte alle condizioni di pianura – mentre è tipico delle quote intorno ai 1000 m slm sugli Appennini e oltre sulle Alpi. Su queste ultime è tipica l’associazione con l’abete bianco (Abies alba) relegata in areali ristretti dalle più recenti glaciazioni. Sugli Appennini sono frequenti le formazioni quasi pure (si pensi alle Foreste casentinesi e alla Foresta umbra).

I caratteri ornamentali del faggio sono quelli del portamento e dello sviluppo delle foglie che in autunno divengono giallo-dorate; nelle varietà rosse accentuano i colori caldi intorno al rosso-mattone fino al rosa man mano che scompare la clorofilla. Inoltre vi sono i frutti che nelle piante adulte vengono prodotti in gran numero e contribuiscono a rendere interessante la lettiera che ricopre il terreno ai piedi delle piante.

Tra le molte varietà ornamentali oltre alla ‘Atropurpurea’ vanno segnalate la ‘Asplenifoglia’, con foglie relativamente strette e profondamente incise, la ‘Laciniata’, con foglie finemente incise, la ‘Pendula’, per il portamento ricadente dei rami, e la ‘Purpurea Tricolor’, per la colorazione delle foglie rosso-porpora che verso l’esterno del margine diventa cremisi e rosa.

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Marco Fabbri By


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