Leggere un giornale è un’atto che migliaia di persone al mondo compiono ogni giorno: da oggi, anche con questa semplice azione, si potrà aiutare l’ambiente e far fiorire le città. Ogni giorno, sono migliaia le riviste che finiscono nel cestino della carta da smaltire. Ma tutti gli oggetti hanno un loro ciclo di vita, da quando nascono a quando vengono riciclati per originare qualcosa di nuovo.

L’idea arriva dal Giappone, paese sempre all’avanguardia in molti settori della conoscenza. The Mainichi Newspaper Co. Ltd., testata giornalistica che pubblica tra le altre molte notizie relative alle piante e al giardinaggio, ha deciso di migliorare il ciclo di vita del proprio quotidiano, direzionandosi così verso una maggiore sostenibilità ambientale. Con questa nuova iniziativa si è conquistato il titolo di “primo giornale verde al mondo”.

La carta viene realizzata con materie prime riciclate: si parte da quella della raccolta differenziata, la si scioglie in acqua per trasformarla in polpa e creare le pagine del nuovo giornale. Anche l’inchiostro utilizzato è di origine completamente vegetale, sempre nell’ottica del massimo rispetto per il riciclo e l’ambiente.

Ma questo è quello che fanno tutti i giornali stampati su carta riciclata. Dove sta, dunque, la novità di The Minichi Newspaper?

Consiste nell’inserire dei semi di piante direttamente nella polpa della carta. I semi, dopo essere stati pressati, vanno a costituire il foglio di carta stesso. Così, una volta letto il giornale, si può comodamente piantarlo nel vaso del giardino di casa o nell’orto, intero o a pezzetti. Innaffiandolo e dedicandogli qualche piccola cura, dopo qualche giorno, darà origine ad un germoglio e ad una nuova piantina. Non solo le case e gli orti privati saranno più verdi, ma anche i giardini pubblici potranno beneficiare di queste gradevoli fioriture.

Un quotidiano che fiorisce è una bella novità dal punto di vista estetico, ecologico ed economico. Ma è anche una soluzione ottimale per il ciclo di vita della carta. Le città saranno sempre più verdi, e in Giappone, dove le megalopoli lasciano poco spazio alla natura, questo cambiamento sarà maggiormente apprezzato. La quantità dei rifiuti cartacei da smaltire subirà una notevole diminuzione, con un risparmio di tempo e denaro. Inoltre, il la casa editrice giapponese grazie a questa iniziativa ha incrementato il numero dei propri lettori, ricavandone un beneficio economico importante, pari a oltre 600 milioni di euro di extra-guadagno.

Il modello giapponese è un esempio per tutti ed è stato preso in esame da molte scuole che lo hanno inserito nei loro piani di studio come dimostrazione concreta di sostenibilità ambientale.

Speriamo che la vecchia Europa decida di fare altrettanto, creando giornali sempre più belli e più “green”, quotidiani e magazine in grado di rifiorire e colorare gli spazi della nostra vita.

Photo credit: http://yoshinakaono.com/Green-Newspaper-1