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GIARDINAGGIO

Rose: le malattie più diffuse e i rimedi per sconfiggerle

 

Mancano ancora un paio di mesi alla fioritura della maggior parte delle varietà di rosa, ma è proprio in questo momento che è bene concentrarsi sulle tecniche colturali in modo da non vanificare l’attesa della fioritura. Di varietà di rosa ne esistono migliaia: la fantasia degli ibridatori è pressoché infinita e tutti gli anni mette sul mercato moltissime nuove varietà. Se ci affrettiamo, infatti, siamo ancora in tempo per porre a dimora nuovi arbusti, avendo l’accortezza di scegliere quelli capaci di sopportare le malattie che più frequentemente colpiscono questa specie: l’oidio, la ruggine e la ticchiolatura.

L’oidio o mal bianco che fa cadere i fiori

L’oidio è conosciuto anche come mal bianco dal momento che sviluppa macchie bianche dall’aspetto feltroso, soprattutto a carico delle foglie più giovani e tenere; l’oidio provoca anche l’avvizzimento dei boccioli e la caduta dei fiori. Si tratta di danni prevalentemente estetici e che difficilmente portano a conseguenze serie sulla vitalità della pianta. Per contrastare questa malattia è bene evitare condizioni di elevata umidità ed eseguire trattamenti con prodotti a base di zolfo consentiti in agricoltura biologica. Proprio per la limitata circolazione dell’aria, le rose rampicanti lasciate crescere su un muro sono più soggette agli attacchi di mal bianco.

Attenzione alla ruggine

La ruggine si manifesta con pustole di colore bruno giallastro sulla pagina inferiore delle foglie. Se toccate, le mani si sporcano di una patina molto somigliante alla ruggine del ferro, da cui il nome della malattia. In questo caso, è fondamentale giocare d’anticipo, migliorando il terreno in modo da ridurre i ristagni idrici che favoriscono la crescita del patogeno. Tutto il materiale infetto, inoltre, deve essere asportato e distrutto ai primi sintomi.

La malattia più diffusa delle rose: la ticchiolatura

La ticchiolatura è forse la malattia più diffusa: si riconosce dalle macchie nerastre o violacee che colpiscono le foglie le quali possono disseccare e, in breve tempo, cadere. Se di norma asportare dal terreno le foglie della stagione precedente è un ottimo sistema per ridurre il rischio di sviluppare malattie, con la ticchiolatura il successo non è così scontato: il fungo supera l’inverno al riparo delle screpolature della corteccia. Per contrastare il patogeno possiamo intervenire con prodotti rameici, sia nel corso dell’inverno (contrastando così anche il cancro rameale) sia successivamente, magari combinati con lo zolfo per prevenire anche gli attacchi di oidio.

Prevenire è meglio che curare

Di malattie, purtroppo, ne esistono molte altre, ciascuna diversa per sintomi, caratteristiche e rimedi. Tuttavia è importante ricordare che una rosa che cresce in un luogo soleggiato, privo di ristagni e ben ventilato, difficilmente mostrerà sintomi gravi, soprattutto se la concimazione è effettuata in modo equilibrato. Anche in giardino, quindi, prevenire è decisamente meglio che curare!

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Luca Masotto By


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