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PRATO ORNAMENTALE

Prato per tutti: come combattere i denti di leone

 

Anche se i suoi fiori sono colorati e divertenti e come pianta ha diverse proprietà utili, di sicuro il dente di leone diventa presto un problema nel nostro prato. Il Tarassaco (Taraxacum officinale) è una perenne a foglia larga per cui si ripresenterà anno dopo anno, apparendo all’inizio della primavera e fino all’arrivo del freddo.

Si riproduce attraverso il  lungo fittone oppure anche dal seme, ma il problema principale è proprio il profondo fittone carnoso difficile estirpare, perché può arrivare fino  a 25 cm in profondità nel terreno. E’ anche abbastanza fragile e si frattura facilmente quando si cerca di tirarlo fuori. Qualsiasi parte che rimane nel terreno rigenererà e farà crescere subito un’altra pianta.

I fiori di colore giallo brillante formano una sfera bianca piena di semi che vengono dispersi dal vento. Ogni pianta è in grado di produrre centinaia di semi che germoglieranno in tutta la stagione di crescita.

Possiamo scegliere di eliminare i denti di leone e impedire loro di prendere il controllo del prato utilizzando sia con controlli biologici o chimiciCome sempre, i controlli chimici sono efficienti ed efficaci mentre il controllo naturale delle infestanti richiede parecchio impegno ma è eco-compatibile.

Controllo naturale

I denti di leone fioriranno in primavera e di nuovo in autunno. Il momento migliore per intervenire è subito dopo la fioritura, infatti essa richiede un sacco di energia alla pianta che si trova poi indebolita dalle basse riserve di sostanze nutrienti nei fittoni. Questo è il momento migliore per rimuovere fisicamente con il diserbo a mano o lo  scavo.
Per farlo  occorre assicurarsi che il terreno sia umido e rimuovere la maggior quantità di fittone possibile. Potrebbe essere necessario intervenire più volte prima di riuscire ad eliminare completamente una pianta. Conviene continuare a scavare via i nuovi impianti prima che abbiano il tempo di formare un altro grande fittone.

L’utilizzo dell’aceto per orticoltura

Può essere utilizzato da spruzzare sui denti di leone. Attenzione però: l’aceto da cucina non è un erbicida, la sua concentrazione di acido acetico è solo il 5%, mentre deve essere almeno il 20% per avere un efficace controllo naturale delle infestanti. Questo metodo eliminerà solo il  fogliame del dente di leone, quindi dovrete aspettarvi nuovi impianti. L’aceto è anche non-selettivo quindi occorre fare attenzione a spruzzare solo foglie delle infestanti per non uccidere qualsiasi fogliame, compreso il vostro prato!

L’utilizzo dell’acido citrico

Un’altra opzione organica non selettiva è quella di scegliere erbicidi che contengono acido citrico come ingrediente attivo. Funzionano come l’aceto, ovvero eliminano i fiori ma anche l’erba perciò abbiate cura di  applicarli solo sulle foglie dei denti di leone.

L’utilizzo di prodotti chimici

Gli erbicidi selettivi post emergenza per il controllo delle infestanti a foglia larga sono i prodotti che meglio agiscono sui denti di leone. Primavera avanzata e autunno sono i periodi migliori per impiegarli.
Il glifosato è un principio attivo efficace che potete usare sul prato. E’ un erbicida ad ampio spettro, non selettivo, quindi anche in questo caso occorre fare attenzione ad usarlo solo dove occorre. E’ più efficace del controllo naturale, perché interviene sulla pianta ma anche sulla sua radice. Leggete attentamente l’etichetta per le dosi e l’impiego corretto. Anche gli erbicidi pre emergenza applicati all’inizio della primavera, prima della germinazione dei semi, possono controllare la diffusione dei denti di leone.

Per finire, un consiglio che vale sempre : i denti di leone – e le infestanti in genere –  invaderanno facilmente un prato fine e stressato: quindi  il modo migliore per evitare che si diffondano è mantenere un prato denso e sano! 

Un bel prato fitto e vigoroso terrà alla larga le erbe infestanti.

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La redazione di Greenservice.it By


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