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arancio messicano

GIARDINAGGIO, VERDE PENSILE

L’arancio messicano è l’arbusto ideale per terrazzi e giardini

 

Un nome che può suonare buffo, Choisya ternata, ma che richiama dolci profumi di posti lontani. La denominazione comune di questo arbusto è infatti “arancio del Messico” perché proprio di quelle zone è originario. Già, si dirà, ma quelle sono regioni calde! Come si comporterà Choisya in Italia (al nord in particolare)? Si comporterà più che bene, ve lo assicuro: l’arancio messicano sopporta temperature rigide – i libri parlano di 12°C al di sotto dello zero – tanto che, nel mio giardino, piante appena messe a dimora (quindi più delicate) hanno superato brillantemente il gelido inverno del 2011!

Arbusto sempreverde e (quasi) sempre fiorito

Choisya è un’ottima scelta se vogliamo un arbusto sempreverde e un po’ insolito, capace al contempo di regalare fioriture profumate e ripetute. Non è infatti raro che questa pianta, dopo la fioritura primaverile ed estiva, produca fiori bianchi e fragranti in autunno.

Anche se è in grado di raggiungere il metro e mezzo di altezza, l’arancio messicano è ideale per la coltivazione in vaso e può essere impiegato senza problemi sui terrazzi cittadini a patto di non esporlo ai freddi venti di provenienza nordica. Preferisce posizioni in pieno sole, ma tollera molto bene condizioni ombreggiate sebbene, in questi casi, ne possa risentire un po’ la fioritura.

Poche cure e nessuna potatura

Le cure colturali da garantire all’arancio messicano sono davvero minime: è una specie molto rustica che non richiede grandi quantità di acqua e si adatta a ogni tipo di terreno purché – ma questo vale per tutte le piante – sia ben drenato. La potatura non occorre: l’arancio messicano cresce lentamente e, se non lo mettiamo a dimora in luoghi troppo angusti, non richiede nessun tipo di intervento per contenerne le dimensioni; eventualmente può essere necessario qualche sporadico colpo di forbice per porre rimedio ai danni provocati da nevicate abbondanti.

Fiori rosati o bianchi?

Nonostante non sia ancora molto diffusa, Choisya ternata ha riscosso l’interesse dei vivaisti che si sono subito messi all’opera per selezionare varietà sempre più interessanti. Tra queste suggerisco sia ‘Aztec Pearl’, con fiori rosati e molto profumati, sia ‘Sundance’, caratterizzata da fiori bianchi e da foglie primaverili di colore giallo dorato che virano progressivamente al verde nel corso dell’estate. Chi invece teme di non potersi occupare troppo dell’irrigazione – oppure vuole metterla a dimora in una seconda casa – può orientarsi sulla più piccola “cugina” Choisya dumosa che proviene dalle zone semidesertiche a cavallo tra gli Stati Uniti e il Messico: la dimensione a maturità difficilmente raggiunge il metro di altezza ma la resistenza alla siccità è assicurata!

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Luca Masotto By


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