Le “margheritone” colorate trovano spazio sempre più frequentemente nei giardini e nei terrazzi. Il motivo è semplice: portano ondate di colore e allegria e non hanno bisogno di particolari cure colturali se si esclude la necessità di rimuovere i fiori che via via appassiscono. Facili da gestire, esenti da malattie crittogamiche di rilievo, vere e proprie macchine da fiori, alcune di queste piante sono conosciute anche per l’uso in campo cosmetico e fitoterapico.

Dal punto di vista botanico le “margheritone” di cui parliamo appartengono alla famiglia delle Asteraceae che comprende numerosissime specie le quali, nel loro complesso, fioriscono da primavera a estate inoltrata.

Rudbeckia è una delle mie preferite: piccole foglioline verdi, solo apparentemente tenere e indifese, spuntano dal terreno all’inizio della primavera. Con il passare delle settimane, assumono maggiore consistenza e il verde si intensifica, sino a che – all’inizio della stagione estiva – appaiono boccioli vigorosi che lentamente si schiudono lasciando spazio a fiori gialli e vistosi. Disposte a piccoli gruppi in piena terra o in vaso, le Rudbeckia attirano lo sguardo anche nelle più torride giornate di sole pieno, quando buona parte delle fioriture sembra scomparire a causa della forte radiazione luminosa. Una delle varietà più diffuse è Rudbeckia fulgida ‘Goldsturm’, ma si trova anche una specie “cugina”, Rudbeckia hirta, meno appariscente ma tanto rustica da diventare quasi infestante.

Echinacea ha invece tutt’altro portamento. Più riservata, non cerca di primeggiare esplodendo in una miriade di fiori, ma è impossibile non essere attratti da queste grandi margheritone che, nei vivai, possiamo trovare sia di colore bianco (Echinacea purpurea ‘Alba’) sia di colore rosso porpora, talvolta impreziosito da particolarità come il fiore doppio (come nella varietà ‘Doubledeker’) o pennellate di colore giallo-verde (per esempio nella varietà ‘Green Envy’).

Felicia amelloides è una specie di origine sudafricana, molto interessante per il colore azzurro intenso dei fiori (non a caso è conosciuta come margherita blu, ma anche come margherita di Sant’Agata oppure come agatea). La fioritura, se la stagione è favorevole, si può protrarre da giugno a ottobre. Data la provenienza africana, questa specie non tollera inverni troppo rigidi e, se nell’Italia meridionale può superare senza difficoltà l’inverno, nelle regioni settentrionali potrebbe essere più conveniente ritirarla all’interno delle abitazioni o, comunque, in un luogo ben riparato.

Tutte queste “margheritone” richiedono di essere messe a dimora in una posizione soleggiata e di essere irrigate abbondantemente (se vogliamo una buona fioritura) nel corso dei mesi caldi. Piccole attenzioni per un risultato assicurato!