info@greenservice.it
drop-of-water-7720_1280

VERDE PENSILE

Guida a come regolare l’irrigazione per la stagione estiva

 

Quante volte mi è successo di visitare un giardino con piante in evidente stato di stress a causa di un eccesso di irrigazione! Si pensa sempre a patogeni fungini, carenze nutrizionali, mancanza di acqua e invece, spesso, le difficoltà insorgono proprio a causa dell’asfissia radicale provocata da ristagni. Quando questo accade, alcune porzioni dell’apparato radicale iniziano a perdere vitalità sino a morire e i risultati si vedono su tutta la pianta: ingiallimenti, crescita stentata e, quasi paradossalmente, comparsa di seccumi.

Questo problema è forse ancora più frequente nelle soluzioni pensili e in vaso, dove l’allontanamento delle acque in eccesso può essere difficoltoso (la manifestazione eclatante del fenomeno è l’acqua che permane nei sottovasi).

Come regolare quindi l’irrigazione nel corso della stagione estiva? Come evitare che le piante vengano “affogate” senza rischiare, dall’altra parte, di lasciarle morire di sete?

La soluzione nasce da un’attenta analisi di quanto si ha a disposizione. È fondamentale mettersi a tavolino e riguardare lo schema del nostro impianto e, se non lo abbiamo mai fatto, correre ai ripari… con carta e penna! Sapere su cosa possiamo contare è fondamentale: in quanti settori è suddiviso l’impianto? Qual è la portata di cui disponiamo? Che tipo di irrigatori servono le nostre piante?

Dalla risposta a queste domande nascono le prime soluzioni. Per esempio potremmo accorgerci che il nostro terrazzo – o il nostro giardino – dispone di una sola linea e che quindi sinora abbiamo ecceduto con la quantità di acqua per assicurare un’irrigazione adeguata alle parti soleggiate, inondando inutilmente quelle all’ombra. In questo caso, è bene dotarsi di un programmatore a batteria a due vie (ormai costano davvero poco e sono molto affidabili) che ci permette di suddividere l’impianto in due settori in modo da avvicinarci alle esigenze delle piante. Ovvio poi che ogni specie ha le proprie necessità particolari. Ecco che può essere d’aiuto utilizzare microirrigatori per venire incontro a questi fabbisogni specifici: avvitando (o svitando) la testa del dispositivo è possibile diminuire (o aumentare) l’acqua distribuita. Questi dispositivi, tra l’altro, consentono di bagnare solo nei pressi della pianta, migliorando notevolmente l’efficienza dell’irrigazione. Ricordiamoci quindi di verificare la distanza tra piante e microirrigatori (varia in funzione della tipologia di suolo) e di controllare che questi ultimi non siano otturati da terra o calcare.

Insomma, regolare l’irrigazione non è solo un modo semplice per migliorare la salute delle piante, ma ci aiuta anche a rendere più sostenibile il nostro giardino, riducendo sensibilmente gli sprechi di acqua (e di denaro!).

Print Friendly

Luca Masotto By


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *