1 Non tagliare troppo basso
Non commettiamo l’errore di tagliare il prato troppo basso: così facendo si riduce la capacità delle piante di sviluppare energia per la crescita. Con un taglio alla giusta altezza, invece, l’erba sviluppa radici forti che sopportano bene lo stress. Tenete a mente che le differenti varietà di erba hanno differenti abitudini di crescita, influenzate direttamente dalle altezze di taglio.
2 Ricordare la regola “un terzo”
Al momento di decidere la giusta altezza per tagliare il prato, è importante ricordare questa regola: non rimuovere più di un terzo dell’altezza dell’erba in una sola volta. In questo modo, il prato è mantenuto più fresco perché una parte del tessuto vegetale viene rimosso, ma non bisogna esagerare per ciò che si è detto prima.
3 Limitare l’irrigazione
Un equivoco generalizzato è che per mantenere l’erba nel calore estremo sia necessario irrigare in modo molto abbondante. La regola da tenere a mente è che il tappeto erboso viene gestito meglio se è asciutto, piuttosto che umido: infatti quando il suolo rimane costantemente bagnato crea molti problemi fisiologici alle piante. Le radici dell’erba saranno private di ossigeno e possono diventare più sensibili alle malattie, perché queste prosperano in condizioni di costante bagnato. Un’altra regola empirica è di innaffiare “profondamente e di rado”. L’acqua deve bagnare a fondo l’intera zona delle radici, e poi occorre aspettare ancora fino a quando l’erba è asciutta. Per determinare l’intervallo di irrigazione, semplicemente osserviamo il nostro prato.
4 Se c’è siccità
Evitare di tagliare l’erba durante stress da siccità. I prati sotto tale stress sono limitati nella loro capacità di recuperare dopo il taglio e si possono perciò causare dei danni. Invece si può falciare l’erba dopo una pioggia o il giorno dopo aver ben irrigato.
5 Mantenere le lame affilate
Quando l’erba viene tagliata con una lama affilata la pianta guarirà più velocemente rispetto a quando tagliate con una lama spuntata. Queste ultime strappano il tessuto vegetale, non lo tagliano; così l’erba strappata diventerà marrone in superficie e sarà più suscettibile a stress e malattie.
6 Distribuire lo sfalcio
Ridistribuite lo sfalcio del prato utilizzando il tosaerba. E’ utile al prato, perchè agisce come concime a lento rilascio, decomponendosi.
7 Sospendiamo le operazioni di manutenzione!
Sebbene l’idea di fertilizzare potrebbe sembrare una buona per mantenere un prato vigoroso, non lo è, considerando il calore di metà estate. Durante i caldi mesi estivi, l’erba consuma più di quello che produce. La fertilizzazione stimola una maggiore crescita, che fa consumare ancora più energia stressando ulteriormente il prato durante i periodi di temperature elevate. Le stesse regole si applicano alle pratiche colturali quali aerificazione e rimozione del feltro. Desistete da pratiche aggressive che creano danni temporanei durante il periodo di caldo estivo. Autunno o primavera, quando il manto erboso è vigoroso e in grado di recuperare rapidamente dalla lesione temporanea, sono i periodi giusti.
8 La salute è importante tutto l’anno
Un approccio globale renderà il mantenimento di un prato sano un processo più facile: occorre occuparsi tutto l’anno della sua salute. L’erba tollera il calore più facilmente se si trova in uno stato di salute e la cura stagionale comprende una corretta concimazione, irrigazione, sfalcio e controllo dei parassiti. La stessa pratica che vale per noi: mangiare bene, fare esercizio fisico regolare e buon sonno per assicuraci una buona salute a lungo termine, vale anche per il nostro prato!
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