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ORTO IN TERRAZZO

Le piante da coltivare a Settembre sul balcone e in terrazzo

 

Ormai, giunte al termine dell’estate, buona parte delle fioriture del giardino ha smesso di offrire il meglio di sé. Di solito, a partire dalla fine di agosto, i giardini e i terrazzi entrano in una sorta di stasi, soprattutto se le temperature sono molto elevate. Solo poche specie, superato lo stress da caldo, ci regalano qualche fiorellino anche a settembre.

Le piante che fioriscono a Settembre: gli Astri

Ci sono invece piante che sono in grado di fiorire proprio in questo periodo. I settembrini – grande gruppo cui appartengono numerose specie di Aster – sono sicuramente tra le fioriture da preferire per colorare gli spazi aperti nel periodo compreso tra metà settembre e metà ottobre.

Gli astri sono conosciuti e coltivati nei giardini da un paio di secoli, apprezzati sia per la fioritura abbondante sia per la facilità di coltivazione. Le tecniche di coltivazione sono simili per tutte le specie, sebbene ne esistano più di 250, provenienti per lo più dal continente americano. Sono piante molto robuste e sono perfette per la coltivazione in vaso: in giardino, invece, occorre adottare alcuni accorgimenti dal momento che gli astri sono stoloniferi e tendono a colonizzare il terreno circostante. Il consiglio, quindi, è quello di metterle in aree dove possono trovare una forte concorrenza da parte di altre piante o dove la loro esuberanza è limitata da elementi come muretti o cordoni di separazione.

Le specie da coltivare

Le specie più diffuse e facilmente reperibili nei vivai sono gli ibridi di Aster novi-belgii e Aster novae-angliae. Entrambi possono superare il metro di altezza e sono quindi ottimi sia per una bordura mista sia per creare una zona di separazione in un terrazzo (se collocati all’interno di un contenitore adeguato). Un’operazione importante per una buona resa ornamentale è quella di favorire la crescita compatta della pianta per evitare che perda l’aspetto ordinato che tanto ci colpisce quando la compriamo in vivaio: per fare questo è necessario procedere con una cimatura della pianta nel mese di giugno. In questo modo, limitandone l’esuberanza iniziale, potremo godere di fioriture vigorose nel corso della tarda estate. Dopo la fioritura si dovranno rimuovere i fiori appassiti per poi ridurre la vegetazione al piede una volta arrivato l’inverno. Nessun timore che l’aster possa risentire del trattamento un po’ ruvido: sono specie molto rustiche, capaci altresì di resistere bene alla siccità e al gelo. L’unica malattia che può impensierirle è forse l’oidio: sarà sufficiente un po’ di zolfo bagnabile per contenere il problema senza particolari difficoltà.

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Luca Masotto By


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