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VERDE PENSILE

Colori d’autunno con la fothergilla

 

La mancanza di colore in inverno

Quante volte, visitando un vivaio, ci siamo lasciati abbagliare da una splendida fioritura primaverile e abbiamo acquistato una pianta sconosciuta senza pensarci due volte! Gli acquisti di impulso sono una costante per gli appassionati di giardinaggio. Spesso, però, l’entusiasmo cede il passo a una più o meno cocente delusione: terminata la fioritura, la pianta entra nell’anonimato per poi perdere decisamente ogni valenza ornamentale con l’arrivo dei primi freddi.

La fioritura invernale della fothergilla

Con la fothergilla non si corrono questi rischi: è davvero una pianta per tutte le stagioni, sebbene il suo apice lo raggiunga proprio nel momento in cui il giardino offre poco. In autunno, infatti, le foglie di questa specie iniziano a virare in una miriade di tonalità gialle, rosse e aranciate. Un arcobaleno di colori caldi che ci avvolge e ci accompagna alle soglie dell’inverno. Nulla a che vedere con i monotoni e banali sempreverdi che spesso popolano giardini e terrazzi, né con tutti gli arbusti che già a ottobre arricciano le foglie e assumono decadenti tinte marroncine.

Per di più, una volta perse le foglie, la fothergilla prepara un nuovo grande show: una spettacolare fioritura tardo invernale che rischiara anche i pomeriggi più bui con numerose infiorescenze di colore bianco. Tanti pon pon, di qualche centimetro di diametro, che emanano una gradevole fragranza. Subito dopo, questo interessante arbusto di origine nord americana inizia a emettere foglioline di colore verde intenso.

Insomma la fothergilla è una pianta capace di attirare sempre l’attenzione e, per di più, resistente a temperature molto basse, sino a 10-15°C sotto lo zero. L’unico neo è costituito dalla crescita davvero lenta che, tuttavia, si trasforma in un ulteriore vantaggio se la coltiviamo in contenitore sul terrazzo o sul balcone. In ogni caso, è importante mettere a dimora la pianta in un’area che possa godere di una buona radiazione luminosa in modo da favorire una fioritura abbondante (ma cresce bene anche in mezzombra). Il terreno deve essere di medio impasto, ricco di sostanza organica e, soprattutto, ben drenato per evitare l’insorgenza di marciumi radicali. Per lo stesso motivo, l’irrigazione dovrà essere accorta in modo da mantenere il terreno umido ma senza provocare ristagni. Non sono necessari altri accorgimenti: data la crescita lenta non serve potare, salvo “correggere” qualche ramo cresciuto fuori sagoma. Lo stesso dicasi per la difesa dalle avversità; solo le cocciniglie possono dare qualche grattacapo ma le possiamo controllare agevolmente con olio minerale, prodotto fitosanitario ammesso anche in agricoltura biologica.

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Luca Masotto By


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