Una pratica utile ma non troppo utilizzata: la rincalzatura è indispensabile per alcuni ortaggi mentre è un ausilio alla coltivazione di molti altri. Questa tecnica prevede di apportare terreno alla base del fusto delle piante, scalzandolo dalle aree circostanti e addossandolo al fusto come se si dovesse formare una piccola montagnetta. Per agevolare l’operazione è bene eseguirla con terreno lievemente umido. È prassi aiutarsi con la zappa, tracciando dei solchi nell’interfila: in questo modo oltre agli altri vantaggi offerti dalla rincalzatura, assicuriamo anche un buon controllo meccanico delle infestanti le quali, con le radici esposte all’aria, disseccano rapidamente.
In aggiunta alla lotta alle malerbe, aumentare il livello del terreno nei pressi delle radici e del fusto presenta molti aspetti positivi. In primo luogo, aiuta le piante a sopportare meglio le basse temperature e questo è particolarmente importante per tutte le specie che si coltivano nel tardo autunno o in inverno. Il terreno, infatti, è un mezzo poroso contenente molta aria (circa il 25% in volume se ben strutturato) e, pertanto, si comporta come un ottimo coibentante: anche se la temperatura atmosferica subisce bruschi cali, pochi centimetri al di sotto del piano di campagna la temperatura tellurica è pressoché costante. Questo offre un notevole vantaggio alle piante che possono continuare a sviluppare il proprio apparato radicale e, quindi, ad assorbire nutrienti e acqua per regalarci raccolti abbondanti.
La rincalzatura, tuttavia, è utile anche nel periodo estivo per evitare che l’apparato radicale sia eccessivamente esposto all’aria. Un caso tipico degli orti familiari è quello del pomodoro, ortaggio che richiede grandi volumi di adacquamento: spesso l’irrigazione è effettuata per solchi (la cosiddetta infiltrazione laterale) o a pioggia, modalità che permettono di soddisfare le necessità idriche della pianta in un lasso di tempo relativamente breve. Purtroppo si tratta di metodi irrigui che sovente provocano un’erosione localizzata del terreno e che possono così esporre le radici con conseguenze deleterie sulla produzione. Per questo è bene verificare periodicamente se si riscontra l’inconveniente e, nel caso, procedere prontamente a una rincalzatura.
La rincalzatura stimola l’emissione di nuove radici: queste approfittano del terreno soffice che incontrano per svilupparsi rapidamente con il doppio vantaggio di migliorare la “stabilità” della pianta e di aumentare il capillizio radicale in grado di assorbire acqua e sostante nutritive. Questa pratica è poi indispensabile per alcune colture come la patata (i tuberi non devono mai entrare in contatto con la luce solare) e per tutti gli ortaggi che necessitano dell’imbianchimento (come alcuni radicchi).
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