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ORTO IN TERRAZZO

L’utilizzo del rame nell’orto

 

Le proprietà fungicide e batteriostatiche del rame sono conosciute e utilizzate in agricoltura da almeno un secolo. Si tratta di prodotti semplici e a basso costo, ottimo ausilio per la difesa di ortaggi e fruttiferi. Anzi, in agricoltura biologica, il rame ha assunto un ruolo fondamentale perché è uno dei pochi principi attivi ammessi dalla normativa europea. Inoltre, grazie a un meccanismo di azione multisito, il rame non provoca l’insorgenza di ceppi di patogeni resistenti.

Questo, però, non vuol dire che i prodotti rameici possono essere utilizzati in grandi quantità e senza eccessive preoccupazioni. Anche se il rame è naturalmente presente in natura, infatti, ci sono diverse controindicazioni riguardo il suo uso sconsiderato. La stessa normativa sul biologico prevede limiti stringenti (pari a 6 kg a ettaro per anno), comunque più che sufficienti per approntare un buon programma di difesa.

Come utilizzare al meglio i prodotti rameici

La chiave per una strategia di successo con i prodotti rameici risiede nella conoscenza delle proprie colture e dell’ambiente nelle quali crescono. Visitare spesso l’orto o il frutteto è fondamentale per cogliere sul nascere ogni minimo focolaio di malattia in modo da agire tempestivamente con quantitativi ridotti di principio attivo. È inoltre indispensabile mantenere “coperta” la vegetazione ossia assicurarsi di distribuire il rameico dopo ogni evento avverso (per esempio una pioggia che favorisce lo sviluppo dei patogeni). Occorre poi ricordarsi che si tratta di prodotti che agiscono per contatto e che sono dilavati dalla pioggia, motivo per cui, in caso di maltempo, occorre ripetere il trattamento a prescindere dal momento in cui è stato effettuato il precedente. Per lo stesso motivo è inutile trattare se le previsioni meteorologiche indicano un periodo prolungato di instabilità: il rischio è quello di disperdere rame nell’ambiente senza trarre benefici per le colture e, soprattutto, accentuando il fenomeno dell’accumulo nel terreno, con ripercussioni negative sui microorganismi che lo abitano.

Inoltre, il rame è fitotossico per molte colture e, pertanto, in frutticoltura è bene utilizzarlo in quantità “elevate” prima dell’emissione delle foglie e in dosaggi molto contenuti – ma con applicazioni ripetute – dopo il germogliamento.

Quali sono i prodotti rameici

Sul mercato i preparati a base di rame sono numerosi ma sostanzialmente riconducibili a poltiglia bordolese (da usare solo in assenza di vegetazione); ossicloruro di rame con eventuale presenza di calcio (con azione più rapida ma meno persistente rispetto alla poltiglia bordolese); idrossido di rame, caratterizzato da un’azione pronta. Prima di svolgere qualunque trattamento a base di rame è indispensabile verificare la tolleranza della coltura da proteggere nei confronti di questo elemento.

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Luca Masotto By


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