La gestione degli alberi di alto fusto è certamente una delle voci più importanti del conto economico della manutenzione ordinaria e straordinaria del verde urbano.

Spesso si considera lo strumento del censimento quale elemento centrale per la programmazione degli interventi necessari al mantenimento della sicurezza e del valore ambientale e paesaggistico delle alberature. È vero, il censimento consente di avere una fotografia precisa e completa del patrimonio arboreo di un’area verde, ma di per sé non rappresenta un programma. In genere, contiene una descrizione sintetica per ogni albero radicato sull’area di interesse, che comprende la specie, la varietà, le dimensioni e la classe di propensione al cedimento dopo analisi Vta. Si tratta di un documento molto importante che per scopi didattico-divulgativi può avere applicazioni molto utili. Eppure, ai fini pratici della programmazione degli interventi, soprattutto in ambiti caratterizzati da alberature di elevato valore, serve un’elaborazione successiva: il piano del verde.

Che cos’è il piano del verde

Quest’ultimo può essere composto indipendentemente dal censimento. Si tratta un programma di validità minima triennale dove gli abbattimenti, le sostituzioni, le potature, le rimonde e i trattamenti terapici contro gli agenti patogeni sono definiti con precisione nella modalità di esecuzione. Il piano del verde contiene la descrizione tecnica degli interventi necessari e l’elenco degli alberi oggetto dei lavori. Non servono grafiche accattivanti e software sofisticati ma consente facilmente di avere un quadro dettagliato delle spese di gestione a medio lungo termine, così da poter investire le risorse economiche verso le priorità scegliendo le imprese e i professionisti in grado di offrire il miglior rapporto qualità prezzo.

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