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GIARDINAGGIO

Acqua: la raccolta, la conservazione e il riutilizzo in giardino

 

L’acqua è una risorsa limitata e preziosa, ma è anche essenziale per la crescita delle piante. Per ottenere il massimo vale la pena di conservarla e raccoglierla.

Perché raccogliere e immagazzinare l’acqua?

Le piante hanno particolarmente bisogno di acqua quando il tempo è caldo, secco e ventoso, il che accade quando le aziende che gestiscono le acque sono meno in grado di soddisfare la domanda. Al picco della domanda, per l’utilizzo nei giardini può essere fornita fino al 70% dell’acqua necessaria. Il suo aumento può portare le aziende idriche a essere costrette ad esaurire le acque sotterranee e i corsi d’acqua irrigua, causando potenzialmente gravi danni ambientali e un aumento del costo per i consumatori. Per utilizzare acqua corrente il meno possibile bisognerebbe immagazzinare l’acqua piovane da utilizzare in estate. Ci sono circa diciotto settimane da maggio fino a settembre, quando le esigenze di acqua delle piante superano spesso le precipitazioni. In un primo momento, il deficit è soddisfatto dalle riserve del suolo che però entro luglio solitamente si esauriscono, portando a circa sei settimane il periodo in cui è necessaria l’irrigazione. Possiamo sicuramente utilizzare anche i nostri piccoli giardini e i cortili per raccogliere e conservare l’acqua piovana.

La raccolta dell’acqua piovana

L’acqua piovana può essere raccolta dai tetti delle case, serre e altre strutture da giardino purché essi abbiano la grondaia e un tubo di scarico. Nei negozi di fai da te si possono acquistare i contenitori in plastica robusta. Per accedere all’acqua si utilizzerà un rubinetto integrato alla base del contenitore e meglio sarà se verrà creato un appoggio con un supporto, anche improvvisato con una pila di mattoni. I contenitori più costosi a forma di alveare o quelli di terracotta sono una scelta attraente ed anche le botti di legno riciclate. Come i modelli di cambiamento climatico suggeriscono in inverno cadrà una quota crescente di pioggia: per questo motivo può diventare redditizio costruire uno stoccaggio delle acque piovane nella costruzione di nuove case (come una grande vasca in giardino).

Il riutilizzo delle acque grigie

Le acque reflue domestiche possono essere utilizzate in giardino se provenienti dalla cucina o bagni, lavandini e docce. Saponi e detergenti in commercio per uso domestico sono in genere  innocui per le piante, ma l’acqua contenente candeggina, disinfettanti  e prodotti di pulizia non deve essere mai utilizzata, in quanto se usata a lungo non solo può danneggiare le piante ma anche la struttura del suolo. E’ prudente l’uso di contenitori diversi da utilizzare per acque reflue di rete e per  l’acqua piovana, per evitare l’accumulo di residui potenzialmente nocivi e batteri.

Tradotto da: www.rhs.org.uk
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