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GIARDINAGGIO, ORTO IN TERRAZZO, VERDE PENSILE

Il pH: cos’è e perché è importante

 

Piante acidofile: quante volte ne abbiamo sentito parlare! La chimica entra anche nel giardino più green?

Il pH – talvolta denominato reazione del terreno – è un indice numerico di facile interpretazione correlato all’acidità del suolo. Per avere ottimi risultati in giardino e nell’orto, basta sapere che al di sotto del valore 7 prevale l’acidità, mentre al di sopra del 7 prevale l’alcalinità. Si tratta di valori da tenere bene in mente in quanto la reazione influisce in modo determinante sul risultato della coltivazione di ortaggi e ornamentali.

Conseguenze della carenza nutrizionale legata al pH di una pianta

Può succedere di fornire fertilizzante e acqua in abbondanza ma continuare ad avere piante giallognole e sofferenti. Perché? Tra le mille possibili cause, non è da escludere una carenza nutrizionale legata al pH. La biodisponibilità degli elementi nutritivi, infatti, dipende molto dalla reazione. Alcuni elementi, per esempio il ferro o lo zinco, sono più facilmente assorbibili da parte delle piante in condizioni di acidità, mentre altri, come il molibdeno, sono più disponibili a pH elevati. In altri termini, sebbene questi elementi siano effettivamente presenti nel suolo, potrebbero esserlo in una forma chimica che le piante non sono capaci di utilizzare.

Correggere la reazione del terreno nei vasi sul terrazzo e sul balcone

Come correggere la reazione del terreno per adeguarla alle nostre piante preferite? Il tutto è molto semplice se coltiviamo in vaso sul terrazzo o sul balcone. In questo caso sarà sufficiente scegliere terricci studiati per le esigenze delle piante acidofile, generalmente ricchi in torba. Attenzione però all’acqua di irrigazione che, molto spesso, ha un elevato contenuto di calcare e, quindi, tende ad annullare i benefici di un substrato acido, “neutralizzandolo” e riducendo la biodisponibilità di molti elementi nutritivi.

Correggere la reazione del terreno del suolo

In piena terra la situazione si complica. Non possiamo certo spostare il pH del suolo: quest’ultimo ha un potere tampone molto elevato ossia tende a mantenere la sua “naturale” reazione. A nulla varrebbero poche palettate di terriccio acido. Se abbiamo a disposizione un terreno alcalino, poco adatto a camelie e azalee, la soluzione migliore è rassegnarsi e studiare un nuovo assetto vegetazionale, sostituendo le acidofile con altre specie, più adatte alla nostra area verde. Ma se non vogliamo rinunciare alle splendide fioriture delle acidofile, giochiamo di astuzia: somministrando con continuità un concime – organico o minerale – daremo alle piante il nutrimento di cui hanno bisogno e, se saremo sufficientemente costanti, ci sarà sempre qualcosa in soluzione nel suolo a disposizione delle piante prima di essere “sequestrato”. Se poi riusciamo a irrigare con acqua piovana, favoriremo ulteriormente le acidofile, oltre a rendere più ecocompatibile il giardino.

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Luca Masotto By


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