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LIFESTYLE

Le 5 città d’Europa con i migliori orti urbani

 

In diverse parti dell’Europa, negli ultimi anni, sono stati realizzati alcuni progetti di orti urbani in condivisione: soprattutto nelle grandi città, cresce infatti il desiderio di ritornare alle origini coltivando il proprio cibo, ma anche la voglia di creare una comunità solidale per raggiungere uno scopo comune a tutti.

L’Allmende-Kontor a Berlino

Allmende Kontor (di cui abbiamo parlato qui) è il pù grande orto di Berlino, con uno spazio di oltre 6000 mq. La sua nascita ha una storia del tutto particolare: è nato sulle ceneri di una delle piste di atterraggio di quello che era il principale aereoporto nazista, Tempelhof. Implementato dal 2009 dall’associazione no profit Nomadish Gruen, è oggi il simbolo della possibile riqualificazione del verde urbano.

La co-gestione è la chiave del successo di questo progetto che ha coinvolto un numero sempre maggiore di cittadini: per parteciparvi è sufficiente ritagliarsi un lotto e dargli un nome. I fruitori, quindi, devono e vogliono organizzarsi autonomamente in ogni processo, dalla piantumazione alla divisione dei frutti; l’unica condizione è quella di non costruire nulla che non si possa rimuovere. Piante e ortaggi sono coltivati in una serie di materiali del tutto insolito: vecchie scarpe, innaffiatoi, carrelli e palle da basket: tutto è utilizzabile e il risultato è un paesaggio surreale proprio nel centro della capitale tedesca.

04_78e5e45c-2560-4758-96d7-dbafcd22ab0aCredits: the garden journal

Gli orti condivisi di Todmorden

Todmorden è una piccola città inglese, situata nel West Yorkshire, diventata famosa per un’iniziativa che ha avuto uno straordinario successo: utilizzare gli spazi pubblici, dai giardini e i viali alle aiuole, per la coltivazione di frutta e verdura, ovviamente condivisa da tutti i cittadini. Ognuno può liberamente cogliere il frutto del lavoro. La cittadina si è quindi guadagnata il soprannome di Incredible Edible Todmorden, cioè incredibilmente commestibile.

Gli scopi dei volontari che permettono tutto ciò sono diversi: lavorare insieme ed imparare, dal campo fino alla cucina, ma anche supportare le attività locali. E’ venuta così a crearsi una comunità in grado di insegnare ai più piccoli l’importanza della condivisione.

OLYMPUS DIGITAL CAMERACredits: https://www.incredible-edible-todmorden.co.uk/home

I Jardins partagés a Parigi

Il Comune di Parigi, da qualche anno, permette ai cittadini e alle scuole di coltivare il proprio spazio verde: questi lotti vengono chiamati Jardins Partagés (letteralmente giardino/orto condiviso) e ve ne sono circa 50 in città, all’incirca uno per ogni quartiere. Per partecipare alle attività del Jardin, bisogna contattare l’associazione di quartiere che lo ha in gestione; gli abitanti, però, devono impegnarsi a permettere l’accesso al pubblico e ad occuparsene secondo metodi rispettosi dell’ambiente.

Si tratta di luoghi che permettono di godersi la vita all’aria aperta e che favoriscono l’incontro tra generazioni e culture. Una quindicina di questi spazi sono anche giardini pedagogici: i bambini delle scuole li visitano per imparare le basi del giardinaggio, grazie all’aiuto degli esperti.

58783Credits: www.paris.fr

Orti dipinti a Firenze

Ovviamente in questa classifica non può mancare una città italiana, e tra tutte si distingue Firenze con il progetto Orti Dipinti: viene chiamato così perché si trova in Borgo Pinti, dove prima sorgeva una pista di atletica, ma anche per risaltare l’immagine dei colori di ortaggi, piante ed alberi da frutto. In questo luogo la terra è di nessuno, ma il lavoro per coltivarla è di tutti, così come il suo raccolto. Vi sono diversi modi di partecipare, dalla semplice visita all’avere cura dell’orto, fino ad entrare a far parte del progetto.

La coltivazione viene effettuata con la concezione di un’orticoltura moderna, ma senza dimenticare gli insegnamenti degli orti didattici. Ad esempio, per irrigare le piante vengono inserite nel terreno delle ampolle sub-irriganti in terracotta o in ceramica, le quali, dopo essere state riempite d’acqua, rilasciano nel terreno l’umidità grazie alla loro porosità.

home_2 Credits: http://www.ortidipinti.it/it/

Gli orti urbani di Barcellona

In questa città sono diverse le iniziative che hanno permesso la realizzazione degli orti urbani; vengono costruiti nei centri civici e nelle scuole, ma anche in posti improvvisati come nei pressi dei binari delle stazioni, convertendo spazi inutilizzati per dar loro uno scopo. Possono essere suddivisi in lotti oppure organizzati per la coltivazione condivisa. L’obiettivo è quello di superare l’idea di poter acquistare qualsiasi tipo di verdura durante tutti i momenti dell’anno, abituandosi così a rispettare i tempi dell’orto, dettati dalla natura, e rallentando i ritmi frenetici della città. Molte di queste iniziative partono dagli indignados, attivisti che vorrebbero riappropriarsi della città e che lo fanno prendendosi cura della  terra.

dsc_0038Credits: https://huertosurbanosbarcelona.wordpress.com/00_huertos-urbanos-cultivando-barcelona/

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