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GIARDINAGGIO, VERDE PENSILE

Guida alla scelta dei vasi per il terrazzo

 

La primavera è alle porte e, come ogni anno, torna improvvisa la voglia di trascorrere quanto più tempo possibile fuori dalle mura di casa. Per chi può godersi un terrazzo, è arrivato il momento di correre al garden centre per accaparrarsi i vasi giusti per rinnovare i propri spazi aperti. Come orientarsi tra le mille proposte offerte? Ecco alcuni consigli per non sbagliare acquisto.

In primo luogo prestiamo bene attenzione alla profondità del vaso: se dobbiamo coltivare ortaggi in cassetta o piccole piante erbacee non ci saranno particolari problemi, ma se vogliamo porre a dimora grandi arbusti o piccoli alberelli è bene orientarsi su contenitori di almeno 50 cm di profondità.

Il drenaggio, elemento fondamentale nella scelta del vaso giusto

Una volta individuati i vasi adatti alle nostre piante, dobbiamo capovolgerli per verificare che vi siano i fori per il drenaggio. Se non ci sono, non allarmiamoci: spesso sono presenti solo degli “inviti” ossia degli incavi che dovremo forare con l’aiuto di un semplice trapano. I fori sono fondamentali per favorire lo sgrondo delle acque in eccesso che, altrimenti, porterebbero a deleteri fenomeni di asfissia radicale. Ora il dubbio: sottovaso sì o sottovaso no? Se siamo certi delle nostra capacità di comprendere le necessità idriche delle piante possiamo certamente inserire il sottovaso senza timore che questo comporti un’eccessiva umidità nel terreno; in questo modo eviteremo anche antiestetici rivoli di acqua lungo il terrazzo.

La scelta dei materiali

Un’altra caratteristica tecnica da considerare, spesso sottovalutata, è la porosità del materiale (molto buona quella della classica terracotta), necessaria per migliorare il ricambio dell’aria tellurica e garantire alle radici un ottimale apporto di ossigeno.
L’isolamento termico del contenitore è importante per ridurre gli sbalzi di temperatura a livello delle radici (molto più intensi nei contenitori rispetto alla piena terra): attenzione qui ai vasi metallici che, se non ben progettati, possono surriscaldarsi facilmente.
La durabilità dei materiali, poi, è molto variabile: se quelli in pietra sono praticamente eterni, i vasi in plastica di bassa qualità sono quasi usa e getta e durano poco più di una stagione vegetativa. Pertanto, soprattutto se il terrazzo è esposto direttamente alla radiazione solare, è meglio orientarsi verso plastiche di qualità o materiali come terracotta o legno (quest’ultimo da verniciare periodicamente).
Un discorso a parte merita il fattore “peso”: le solette dei terrazzi presentano una portata limitata ed è bene evitare di introdurre contenitori troppo pesanti anche in considerazione del fatto che la terra – una volta intrisa di acqua – aumenta di molto la propria massa.

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Luca Masotto By


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