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GIARDINAGGIO, VERDE PENSILE

Hemerocallis, un fiore tira l’altro

 

Hemerocallis, un nome che dice tutto ma che può trarre in inganno. L’origine greca della denominazione scientifica di queste piante – che in italiano sono conosciute anche come “belle di giorno” – indica che la loro bellezza (kalòs) è tanto effimera da durare un solo giorno (hemeros). Perché allora acquistarle, metterle a dimora e coltivarle? Quella che potrebbe sembrare fatica sprecata, in realtà, è uno dei migliori investimenti “fioriferi” che si possono fare: le Hemerocallis sono davvero generose e si prodigano per farci avere, ogni giorno, almeno un nuovo bocciolo. Nella bella stagione, tutte le mattine, in giardino o sul terrazzo, troveremo fiori freschi di giornata, apparsi nottetempo per sostituire quelli appassiti la sera prima. E così via per molte settimane! Il fiore è di dimensioni medio-grandi e ricorda molto da vicino quello dei gigli; difficilmente, però, è dotato di una profumazione interessante.

I fiori perfetti per balconi e terrazzi

Le Hemerocallis sono piante molto adatte alla coltivazione in vaso e, quindi, non dovrebbero mai mancare su balconi e terrazzi cittadini. La loro coltivazione è semplice: si tratta di piante rustiche che si sviluppano per svariate stagioni vegetative senza incontrare mai particolari problemi fitosanitari. Le uniche difficoltà possono derivare da chiocciole e lumache le quali trovano irresistibili le foglie tenere e slanciate di questa perenne: ecco che qua e là si potranno osservare piccoli fori o bordi smangiucchiati, soprattutto se la coltivazione avviene in giardino (più raro osservarli nelle piante coltivate in contenitore).

Le varietà di Hemerocallis

In natura le specie di Hemerocallis sono una ventina, la più diffusa delle quali è probabilmente H. fulva – giglio di San Giuseppe – che spesso si trova coltivato anche ai margini degli orti. Ma il grande interesse degli appassionati nei confronti di questo genere botanico ha fatto sì che venissero selezionate migliaia di varietà diversificate per altezza dello stelo, grandezza e forma del fiore, portamento del fogliame.

Sono molte le varietà di emerocallidi che mantengono le foglie verdi nel corso della stagione fredda, ulteriore contributo alla composizione paesaggistica invernale. La maggior parte, però, perde completamente la vegetazione aerea intorno al mese di dicembre; tempo alcuni mesi e, verso marzo-aprile, nuovi teneri germogli faranno capolino tra il bruno della terra. Per quanto riguarda i colori dei fiori ce n’è davvero per tutti i gusti! Le innumerevoli varietà disponibili sul mercato – facilmente reperibili anche in Italia grazie a vivaisti specializzati – hanno fiori che spaziano dal giallo al rosso, passando per infinite gradazioni di arancione. Da provare anche le varietà con fiori bianchi, rosa o verdi.

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Luca Masotto By


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