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ORTO IN TERRAZZO

Il trapianto delle piantine dell’orto

 

Ormai l’attività dell’orto è in pieno fermento. A maggio dobbiamo affrettarci a mettere a dimora tutte le piantine che vogliamo coltivare nel corso dei prossimi mesi. Dopo settimane di preparazione in semenzaio, non possiamo certo rischiare di rovinare tutto con un trapianto frettoloso. Il trapianto richiede infatti alcune accortezze indispensabili.

Gli accorgimenti per il trapianto delle piantine

In primo luogo, ovviamente, dobbiamo scegliere una posizione adatta: per esempio, pieno sole per pomodori, zucchine e melanzane, mezz’ombra per tutte le insalate. A questo punto, è importante adottare tutti gli accorgimenti utili a ridurre gli effetti delle cosiddette crisi di trapianto. Dobbiamo infatti sincerarci che le nostre piantine siano sufficientemente sviluppate ossia dispongano di almeno tre o quattro foglie vere –esclusi quindi i cotiledoni che sono le foglioline embrionali derivanti dal seme – e un apparato radicale già ramificato a sufficienza. Controlliamo poi che il terreno dell’orto o del contenitore dove dovranno essere trapiantati gli ortaggi disponga di un sufficiente grado di umidità: se dovesse essere troppo secco, infatti, può essere consigliabile irrigarlo leggermente il giorno precedente il trapianto al fine di favorire l’adesione del pane di terra delle piantine con il suolo. In questo modo si instaurerà subito una continuità strutturale e idrica che permetterà un rapido approfondimento radicale.

Quando fare il trapianto

Il trapianto dovrebbe essere eseguito in giornate fresche, per esempio una giornata nuvolosa, oppure nel tardo pomeriggio. In caso contrario le piante potranno andare incontro a una rapida disidratazione. Quest’ultima potrà essere provocata anche da una brezza sostenuta e, per questo motivo, dopo il trapianto e per un paio di giorni, è bene verificare il turgore delle foglie e, se del caso, intervenire con irrigazioni moderate ma ripetute.

Istruzioni per eseguire il trapianto

Nella buca di impianto possiamo inserire un po’ di compost o concime per stimolare uno sviluppo rapido. Tuttavia dobbiamo evitare di esagerare in quanto i fertilizzanti di sintesi sono sali che, se presenti in quantità eccessive, possono “bruciare” le piante, mentre un elevato quantitativo di compost rischia di favorire i ristagni idrici in prossimità delle radici. Queste ultime dovranno essere ben distese e, in caso fossero spiralate lungo le pareti del vasetto, dovremo svolgerle con attenzione.
Altro accorgimento importante è la profondità della buca di impianto: smuovere la terra intorno al “pane” della piantina è utile ma la profondità di messa a dimora definitiva deve coincidere con quella del semenzaio (il colletto deve essere rispettato).

A questo punto il più è fatto: per avere ortaggi di successo basta ora garantire un’irrigazione continua che sarà diradata mano a mano che la pianta si affermerà.

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Luca Masotto By


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