Le malattie fungine sono uno dei principali problemi del tappeto erboso in particolare durante il periodo estivo, quando il caldo è umido ed il prato non riesce a recuperare velocemente.
Le condizioni favorevoli per lo sviluppo dei funghi sono date da alte temperature e umidità elevata, unite ad una scarsa disponibilità di ossigeno al suolo dovuta, ad esempio, alla presenza di feltro o ad eccessivo compattamento. Oltre a ciò, squilibri azotati dovuti ad eccessi e carenze che si susseguono favoriscono ulteriormente lo sviluppo del patogeno.
La velocità di propagazione varia in funzione della specie e del ceppo del patogeno, tra le malattie più rapide troviamo pythium e la magnaportae poae, tra le più lente la rizoctonia e le fusariosi. Oltre all’acqua ed al vento, le lame delle macchine da taglio o le ruote o altri attrezzi sono tra i principali vettori di propagazione del fungo.
Dipende dal tipo di patologia, dal periodo in cui ci si trova e dalle pratiche colturali effettuate. Solitamente la necessità di un controllo si ha sin dai primi sintomi. Intervenire per tempo creerà i presupposti per poter mantenere in buono stato il tappeto erboso per continuare o riprendere l’attività agonistica nel migliore dei modi.
• utilizzare sementi resistenti alle malattie
• irrigare abbondantemente e poco di frequente
• evitare concimazioni azotate a pronto effetto
• aumentare la concimazione potassica nei periodi di stress
• utilizzare prodotti a reazione acida
• eliminare il feltro
• non bagnare di pomeriggio/sera
• mantenere il prato fitto e ben concimato
• tagliare ad altezze ottimali
• rimuovere i residui di taglio
Solo dopo aver seguito un corretto piano di manutenzione si potrà, al bisogno, intervenire con prodotti chimici.
Esistono in commercio numerosi prodotti che agiscono impedendo lo sviluppo al giovane germoglio. Si tratta di prodotti che possono essere distribuiti su prato maturo in modo da evitare future infestazioni.
Il controllo delle infestanti emerse risulta molto più semplice su erbacee a foglia larga, piuttosto che sulle graminacee. Per le dicotiledoni solitamente vengono utilizzati diversi principi attivi in miscela, in quanto la reazione ed il comportamento di alcune famiglie di queste è notevolmente diverso dalle altre, si pensi, ad esempio, alle leguminose rispetto alle ciperacee. Nei vari prodotti commerciali si notano spesso 2,4 D e dicamba in miscela.
La lotta alle graminacee è notoriamente un problema molto più complesso, che sottolinea come le pratiche di buona manutenzione del prato siano necessarie per limitare i danni. In commercio esistono alcuni principi attivi selettivi nei confronti di pabio e gramigna. In questo caso la tempestività dell’intervento è la base per un buon risultato.
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