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ORTO IN TERRAZZO

I lavori dell’orto di agosto

 

Ad agosto vanno in vacanza quasi tutti. L’orticoltore amatoriale, invece, dovrà dedicare molta attenzione e fatica ai lavori dell’orto in modo da mettere buone basi per i raccolti tardo-estivi e autunnali.

In primo luogo è fondamentale irrigare con continuità: le piante non devono mai entrare in stress idrico, altrimenti possono subire rallentamenti nello sviluppo e nella fruttificazione. Le colture estive sono infatti in piena produzione così come… le infestanti! Sotto allora con scerbature manuali per eliminare tutte le malerbe che dovessero crescere nelle immediate vicinanze degli ortaggi. Una fatica utile non solo per questa stagione vegetativa ma anche per le prossime dal momento che se eliminiamo le malerbe prima che vadano a fiore, riduciamo di molto il quantitativo di semi presenti nel terreno (o nei vasi) con il risultato di alleggerire il lavoro negli anni successivi. Per le erbacce perennanti – come la gramigna o la sorghetta – dobbiamo procedere con delicatezza: se non estraiamo tutto l’apparato radicale il problema si ripresenterà l’anno successivo.

Le aiuole che mano a mano si liberano dalle colture precedenti devono essere lavorate accuratamente e in profondità in modo da “strutturare” il terreno. Eseguire le vangature in questa stagione è particolarmente importante soprattutto nelle regioni centrali e meridionali del Paese. In queste zone calde, infatti, i cicli di inumidimento-disseccamento del terreno che si manifestano con l’alternanza giorno-notte favoriscono la formazione di una struttura di buona qualità, utilissima affinché gli ortaggi possano approfondire l’apparato radicale e svilupparsi con facilità. Nelle regioni del nord Italia, invece, non è così importante lavorare il terreno in questi giorni in quanto la strutturazione avviene soprattutto grazie all’azione del gelo notturno invernale. In ogni caso, per evitare di lavorare con i terreni autunnali bagnati, non è male anticipare le vangature a inizio settembre, magari incorporando abbondante sostanza organica in modo da apportare sostanze nutritive e migliorare ulteriormente la struttura.

Per quanto riguarda i raccolti autunnali è questo il momento di seminare all’aperto finocchi, spinaci, rucola, prezzemolo, lattuga da taglio e radicchi. In semenzaio, invece, possiamo iniziare a preparare cipolle bianche, cicoria e radicchi tardivi. Seminare in agosto – con giornate molto calde – richiede attenzione e pazienza per evitare che le giovani plantule possano seccarsi: è indispensabile verificare lo stato di bagnatura del terreno la mattina e la sera. Inoltre, il sole agostano può provocare scottature alle plantule e ai frutti in maturazione (tipico il caso di peperoni e pomodori): per le nostre piante predisponiamo quindi teli ombreggianti o arelle in cannette intrecciate, per noi un meritato ombrellone!

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Luca Masotto By


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