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VERDE PENSILE

La potatura delle graminacee ornamentali

 

Erbacce e malerbe: sino a non molti anni fa, in Italia le graminacee ornamentali non erano per nulla conosciute e venivano scambiate per infestanti da rimuovere.

Da decenni, invece, se ne fa largo uso nei giardini e nei parchi di molti altri Paesi: non è quindi da sottovalutare la potenzialità di questa famiglia botanica, nemmeno per la coltivazione in contenitore su terrazzi e balconi. Anche perché le esigenze colturali sono davvero limitate: nessuna concimazione e irrigazioni molto parsimoniose. Di fatto, le graminacee si adattano anche a terreni marginali e “dimenticati”.

I più le guardano ancora con malcelata diffidenza. Eppure, queste piante sono bellissime in primavera e in estate – quando le foglie ondeggiano sussurrando al vento – ma anche nella stagione fredda quando la brina o il gelo disegna decori geometrici sulla superficie della vegetazione.

Proprio in inverno si pone un ormai annoso interrogativo: potarle? Non potarle? E se sì, quanto e, soprattutto, come? Non esiste una risposta unica a questi interrogativi. Come spesso accade quando ci si confronta con il mondo vegetale, i fattori che entrano in gioco e le variabili da considerare sono davvero molti.

La potatura delle graminacee

Per districarci nel grande mondo delle graminacee ornamentali e per cercare di capire in autonomia le modalità di potatura, dobbiamo osservare con attenzione le nostre piante. Come si comportano in inverno? Disseccano o si mantengono prevalentemente verdi? Sì, perché al di là delle centinaia di specie e di varietà disponibili sul mercato, ruota tutto attorno al loro comportamento invernale.

In linea di massima, infatti, tutte le graminacee che vedono le foglie seccare durante il periodo freddo devono essere potate con un taglio deciso a circa 5-10 cm dal terreno. Attenzione, però, a non anticipare i tempi: la potatura va eseguita al termine della stagione fredda, in caso contrario non godremo della notevole valenza ornamentale invernale della vegetazione disseccata. Inoltre, nel corso della potatura non deve essere in alcun modo danneggiata la giovane vegetazione in corso di sviluppo alla base della pianta: in caso contrario si comprometterà la crescita dell’anno.

Al contrario, le graminacee che permangono sempreverdi tutto l’anno devono essere sottoposte a un’altra lavorazione: si deve procedere a una sorta di “pettinatura” delle foglie per rimuovere solo quelle disseccate, conservando quelle verdi, ancora in piena attività. Per fare questo è sufficiente ricorrere a un rastrello di metallo come quelli, per intendersi, che si utilizzano per la raccolta delle foglie cadute dagli alberi.

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Luca Masotto By



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