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PRATO ORNAMENTALE

Short stories: l’impianto di un nuovo prato

 

Qual è il momento migliore per una semina?

La germinazione è un momento critico per qualsiasi pianta, che deve cercare fragilmente di insediarsi in un ambiente solitamente competitivo. Per questo motivo dobbiamo scegliere il momento stagionale laddove questa fase possa svilupparsi nel minor tempo possibile e dare luogo velocemente alla fase adulta. Ciò invita a scegliere l’inizio del momento stagionale più favorevole in natura, che normalmente coincide con la fine climatica dell’Estate: quindi procederemo tra la metà di Agosto, nelle zone nordiche di montagna, e la fine di Settembre se ci troveremo nelle isole del Sud.

Qual è il modo migliore per seminare?

Dopo aver preparato un buon letto di semina, quindi su terreno sciolto e lavorato per almeno 15 cm. ben raffinato e livellato, procedere alla posa del seme avendo presente i seguenti punti cardine:

  1. dose di semina prederminata
  2. distribuzione a spaglio omogenea
  3. profondità di semina 2-10 mm
  4. rullatura finale

Una operazione completamente manuale difficilmente può consentire di svolgere con regolarità queste funzioni e per questo motivo si consiglia l’uso di apposita seminatrice meccanizzata.

Come devo irrigare dopo aver seminato?

La germinazione prende origine dalla liberazione di enzimi all’interno dell’embrione, favoriti dalla combinazione di particolari valori di temperatura ed umidità. Il seme deve costantemente assorbire acqua e lo può fare solo se non è esposto all’aria e se il suolo circostante contiene umidità in funzione della sua granulometria e del suo contenuto idrico, favorito da favorevoli condizioni ambientali o da irrigazione artificiale. Per questo motivo solitamente le necessità idriche prevedono irrigazioni frequenti e di portata ridotta, regolate appunto dalle condizioni ambientali esistenti in quel determinato luogo in quel particolare momento stagionale

La nuova semina ha bisogno di concimazione?

Lo sviluppo della radichetta embrionale è agevolato da un terreno leggero, umido e soprattutto fertile. Le analisi chimica effettuate affermano che il terreno ha sufficienti dotazioni minerali ma, una volta consumati gli amidi contenuti nel seme, diciamo dopo 4-5 giorni dall’emissione del primo germoglio, un supporto addizionale di Fosforo permette, tra le tante importanti funzioni, un più rapido accrescimento della superficie totale assorbente data dalla ramificazione delle radici e dai peli radicali, importanti per l’esplorazione di maggiori quote di suolo. Una buona semina è sempre seguita da una concimazione fosfatica di tipo 1-2-1 o 2-3-1.

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Fabrizio Salto By


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