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VERDE PENSILE

Guida alla scelta delle essenze per il giardino pensile

 

Qualunque sia la posizione geografica, che il verde sia intensivo o estensivo, che io voglia adottare un prato o una specie fiorita, credo che il tema parta da un concetto fondamentale, ovvero la manutenzione ridotta e in alcuni casi tendente a zero. Certo, chi arriva a creare e adottare un sistema così artificioso ma vitale ha dentro di sé i fondamenti della biologia e quindi della vita stessa che significa embrione, trasformazione e passaggi continui di fase, e in questi aspetti la manutenzione delle piante è propria della vita stessa. La cura del proprio verde, contenuto e prezioso come quello pensile, è la cura di sé e del proprio benessere, quindi è il proprio benessere.

Avete mai provato a passare un paio d’ore intense a rinnovare, impreziosire o pulire il vostro verde, sì quello che solitamente è sotto le cure del vostro fidato giardiniere ? Quello che vi torna, in cambio del sudore e del mal d’ossa, è prezioso perché impagabile e intangibile.

Ora che andiamo a scegliere le specie più adatte da mettere in quota, anche se di soli 2 metri, teniamo conto della manutenzione, ma anche dell’accostamento e dell’equilibrio tra gli oggetti e gli spazi a disposizione, e soprattutto del fatto che qualsiasi pianta cresce.

La luce deve filtrare e deve riconoscersi, le piante erbacee o arbustive devono alternarsi e creare profondità di questo campo così limitato, la nuova biodiversità sarà il nuovo filtro verso l’impatto ambientale della struttura costruttiva.

Siamo certi di voler ricoprire il nostro lastrico solare di Sedum solo per il fatto che nessuno ci camminerà sopra? Nella certezza che questa specie offre in termini di ridottissima manutenzione andiamo ad esaminare una copertura più gradevole e che offra spunti di colore vivo, come un tappeto di Saponaria Ocymoides alternato a macchie di Hemerocallis o di Hypericum laddove voglio creare dei volumi e un andamento su 3 dimensioni. In area mediterranea il Mesembryanthemum esprime fioriture rosso porpora ma anche arancioni o gialle, da primavera a estate. Isole di graminacee decorative come Carex morrowii, Miscanthus sinensis o Pennisetum alopecuroides arricchiscono le installazioni paesaggistiche estensive di toni argentei e se davvero desidero un prato naturale niente di meglio che una Festuca Ovina con 10 gr di seme fiorito per metro, con florescenze a scalare per molti mesi.

Il giardino di aromatiche è di grande aiuto nelle serate ricche di zanzare ma anche nelle sedute con un bicchiere di spirito a indovinare la miscela di chissà quali tra le molte sistemate davanti a me, seduto ad adorare. Melissa Officinali alternata a specie tappezzanti di Thumus o striscianti di Origanum Majorana, all’ombra di arbusti anche giganti di Rosmarinum o Salvia Officinalis ma anche contenuti come con una Lavandula o una Artemisia.

Tappeti di Barba di Giove (Drosanthenum) creano succulenti fioriture da maggio a settembre, prostatiforme essenze di Oxalis o Potentilla alternano toni di verde scuro a lembi colorati bianchi e gialli.

L’Erica è indicata nei giardini rocciosi o nelle bordure, con i suoi contrasti rosseggianti adatti a composizioni di carattere, alternata a macchie di Yucca o esemplari di Agave, magari scelti tra quelli di modeste dimensioni se non vogliamo farci abbracciare dalle sue foglie spinate. In questo sito stanno a loro agio macchie di Aloe, con proprietà cosmetiche e curative, mentre tra le cactacee la più conosciuta è Echinocactus, sferico alla quasi-perfezione.

Ogni cosa nuova è progetto, è scelta accurata e bilanciata con i propri sensi. Qui sopra abbiamo simulato, se davvero ci piace possiamo entrare in questa fessura per scoprire un mondo inconsueto.

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Fabrizio Salto By


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