Il sole, se sappiamo esporci nel modo adeguato, è fonte di benessere. Questo è quello che troviamo scritto in un articolo della rivista dermato-endocrinology, che afferma inoltre che un’adeguata esposizione permette di :
La regina di questo articolo è proprio lei, la vitamina D che non solo aiuta a prevenire l’osteoporosi, il diabete e diversi tipi di cancro, ma svolge anche un ruolo fondamentale nel prevenire la depressione, nel ridurre il rischio di sclerosi multipla e fibromialgia.
Nonostante tutto molte persone si trovano in uno stato carenziale e la tabella sotto mette in evidenza la situazione globale:
È opportuno allora esporsi al sole in sicurezza per trarne tutti i benefici possibili.
I raggi ultra-violetti sono suddivisibili in 3 classi: UVA, UVB e UVC. Sia i raggi UVA sia gli UVB determinano l’abbronzatura e le scottature, ma solo quest’ultimi ci interessano, in quanto sono responsabili della sintesi della vitamina D.
Gli UVA sono considerati dannosi in quanto penetrano la pelle in profondità a causa della loro lunghezza d’onda,. Sono presenti sempre durante l’arco della giornata, mentre gli UVB preziosi per la sintesi della vitamina D lo sono dalle 10 alle 15 circa.
Inoltre ci sono altri fattori che ostacolano/bloccano i raggi UVB, tra cui:
Conoscere il proprio fenotipo è molto importante perché ci permette di sapere che comportamento dobbiamo avere in caso di esposizione solare .
Per conoscerlo c’ è un interessante test da eseguire su www.salute.gov più precisamente a questo link: http://www.salute.gov.it/portale/lamiapelle/pageTestFototipo.jsp?lingua=italiano
E’ bene ricordare che la produzione di vit D non è direttamente proporzionale al tempo di esposizione e non viene prodotta se abbiamo applicato una crema solare come detto sopra . È importante che vengano esposte, con gradualità, grandi quantità di pelle fino a quando non venga raggiunta una tonalità rosa chiaro (normalmente dopo 20 min circa). A qual punto si raggiunge la saturazione, il corpo non produce più vitamina D ed è importante quindi proteggerci dai raggi solari attraverso una crema schermante.
E a tavola? Cosa possiamo fare per assicurarci una bellissima tintarella senza pericoli?
Semplicissimo: vitamina A, C, E e selenio, omega 3, garantendo sempre una buona idratazione. I carotenoidi sono molecole naturali presenti in moltissima frutta e verdura estiva di colore rosso- giallo-arancione e nel nostro corpo vengono convertiti in vitamina A…la Natura non fa mai le cose a caso!! Sono meglio liberati se subiscono cottura: sì a carote e pomodoro cotti accompagnati da olio extra vergine di oliva, che ne garantisce l’assorbimento.
Ecco la top seven degli alimenti:
La vitamina C è parimenti importante, favorisce la rigenerazione della pelle. Da ricordare il kiwi, gli agrumi, il prezzemolo. A differenza della vitamina A, la C è idrosolubile e quindi è importante adottare metodi di cottura blandi (vapore, leggera brasatura) per evitare che venga dispersa.
La vitamina E (la ritroviamo in oli di origine vegetale, nel germe di grano, nei semi di lino e di sesamo) ha proprietà antiossidanti, protegge la pelle dall’invecchiamento cellulare dovuto all’esposizione al sole. Abbinata al selenio (presente nei funghi, nei pomodori, nelle cipolle, nei broccoli e nei cereali integrali) non solo aumenta l’effetto anti-invecchiamento, ma migliora il colore dell’abbronzatura.
Un’altra vitamina utile all’abbronzatura è la vitamina F che impedisce alla pelle di inaridire; si trova in noci, nocciole, arachidi e frutti oleosi in generale.
Gli omega 3 donano alle pelle un aspetto giovane, rendono la pelle più elastica, meno soggetta ad eritemi ed infiammazioni e conferiscono fluidità alle membrane dei melanociti, che trasportano la melanina negli strati più esterni della pelle permettendo un’abbronzatura più veloce. Ricordate che gli omega 3 non si trovano solo nel pesce; l’olio di semi di lino, i semi di lino tritati al momento e i semi di chia sono delle validissime alternative da adottare tutti i giorni.
Infine, l’idratazione è alla base di una buona abbronzatura. Facciamolo semplicemente con dell’acqua, con delle spremute/estratti evitando invece tutte le bevande che hanno un effetto contrario; parliamo delle bevande zuccherate, del caffè e delle bevande alcoliche.
Bastano poche nozioni, ma giuste, per goderci in sicurezza il sole di questi giorni e fare il pieno della preziosa vitamina D, che dovrà accompagnarci per tutto l’autunno e l’inverno. Buona estate e buon sole a tutti, a presto!!
Raffaela
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Ciao Raffaela, mi fa molto piacere che qualcun’altro parli di questo tema in maniera anche contrastante alle solite notizie “prestabilite da catalogo”. Io condivido in pieno, ad alcuni convegni l’ho sentito dire anche a medici. Volevo però farti notare che nel link del governo che hai citato si parla di ore proibitive x esporsi al sole, quelle che contrariamente nell’articolo hai scritto come le uniche protettive (e ripeto sono d’accordo con quello che hai scritto tu nell’articolo). La mia riflessione è sul fatto che si può confondere maggiormente le persone che leggono. Poi ti chiedevo una cortesia, se potevi darmi i riferimenti bibliografici di ciò che hai scritto.
Grazie e complimenti
Valentina
Ciao Valentina,
grazie mille per il commento che hai lasciato. I confronti sono sempre costruttivi!
Il link ministeriale, a cui ho fatto riferimento, l’ho inserito per il test del fototipo, in quanto mi è sembrato semplice, ma al tempo stesso molto utile.
Per quanto riguarda la tempistica di esposizione, ho riportato l’intervallo in cui i raggi UVB sono maggiormente presenti durante la giornata e quindi utili per la sintesi della vitamina D. Ovviamente non si consiglia mai di esporsi nelle ore centrali; è importante invece farlo nelle ore iniziali e terminali dell’ intervallo stesso fino a quando la pelle aumenta la sua tonalità di colorazione. Il tutto va comunque fatto sempre secondo un criterio di gradualità, da pochi minuti le prime volte, fino ad un max di venti minuti.
Ti linko sotto alcuni degli articoli che ho esaminato :
http://www.osteoporosis.org.au/sites/default/files/files/oa_consumer_vitd%20-%20Italian.pdf
https://www.mja.com.au/journal/2012/196/11/vitamin-d-and-health-adults-australia-and-new-zealand-position-statement
http://www.eufic.org/article/it/artid/Un-futuro-luminoso-per-la-vitamina-D/
http://www.lucaavoledo.it/2013/04/vitamina-d-e-sole.html
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23207421
Spero di avere soddisfatto le tue richieste J
A presto,
Raffaela