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VERDE PENSILE

Come utilizzare i manti erbosi naturali su terrazzi e lastrici solari

 

Bello sarebbe poter giocare su un prato in giardino e rotolarsi come si faceva una volta senza pericolo, ma peccato, noi non abbiamo un giardino… Certo abbiamo uno spazio in terrazza, e neanche piccolo, ma possiamo immaginarci di poterlo avere qui, un prato naturale?

Proviamoci, e cerchiamo di capire se la nostra passione supera le avversità del contesto a partire dal portare su in cima i materiali necessari.

Gli elementi di cui tenere conto

Innanzitutto il substrato di fondo che sarà riversato sulla soletta impermeabile, a sua volta protetta con telo antiradicante e di contenimento: per ottimizzare le condizioni di drenaggio sono disponibili soluzioni tecnologiche per lo smaltimento orizzontale delle acque in eccesso, come Enkadrain, Terradrain o Fildrain, che posati sul sottofondo permettono un drenaggio più concentrato lateralmente, a sua volta diretto verso punti di raccolta e quindi al sistema di scarico delle acque grigie o verso serbatoi di raccolta per il riutilizzo.

Tornando al substrato, se davvero stiamo pensando di dover portare in cima alla casa quintali di terra abbiamo oggi invece materiali inerti e vegetali molto più leggeri e adatti ai limiti di carico delle solette, carico che solitamente si aggira sui 200-300 kg/mq.

Lo spessore? Le radici di un buon prato vegetano bene anche in un profilo di 10-12 cm, adagiato su un letto di 4-5 cm di argilla espansa o lapillo e con l’inserimento tra i due strati di Tessuto non Tessuto da 20-30 gr. Quale materiale? Potendolo preparare da noi andiamo a miscelare sabbia silicea (50%), terriccio (30%) e perlite (20%) ed otteniamo un composto del peso di circa 100 kg/mq ben drenante e con buona fertilità di base.

Per l’irrigazione abbiamo deciso un mini impianto, ovvero tubazione e irrigatori spostabili secondo necessità, magari con una centralina timer posta sul rubinetto centrale. Diciamo un investimento di basso tenore.

Quale tipologia di semente scegliere

Ma veniamo al centro del progetto, la scelta della semente, che darà il suo risultato in termini di qualità e finezza, ed esigenze in generale.

La manutenzione in particolare è di una certa importanza e incide su questa scelta; e qui proprio non ci sentiamo di dover procurare tutte quelle cure che solitamente si adottano su un manto erboso in giardino: qui non abbiamo spazio per tutte le attrezzature, l’esposizione alla luce è parziale, il nostro tempo è scarso e lo vogliamo dedicare al godimento e non al mantenimento del prato.

Abbiamo deciso, vogliamo un prato a bassa manutenzione! Per questo mettiamo già in conto un piano di concimazione moderato, una/due volte l’anno, con Azoto a lenta cessione per 20-25 unità nutritive totali di N.

Le specie più adatte sono quelle che si adattano meglio agli 1)  stress ambientali, 2)acqua limitata e quando ci ricordiamo, 3) tagli non frequenti, 4) picchi di temperature. Sceglieremo quindi varietà di 70-75% di Festuca Ovina mista a 15-20% di Festuca Arundinacea, con aggiunta di 5-10% di Poa Patensis. Questa miscela si adatterà nel tempo sino a trovare la combinazione ottimale stabilita dalle condizioni ambientali , ma potrà diventare più fine quando voi deciderete di dedicare più tempo alla manutenzione.

Tutto ciò impone la scelta di un prato seminato e non l’utilizzo di zolle pronte, essendo la produzione di prato a pronto effetto orientata ad un mercato di prati assolati e con canoni classici di manutenzione.

Questo prato potrà procurare parziale isolamento termico e quindi ridurre gli sprechi nei picchi stagionali, sarà un buon isolante acustico e contribuirà a ridurre le infiltrazioni di acqua, migliorerà la qualità dell’aria e del bioclima con la mitigazione dell’effetto “Isola di calore”

Dulcis in fundo tutto questo ricade all’interno dell’ECOBONUS, ovvero le agevolazioni fiscali in ambito di riqualificazione energetica e risistemazione a verde di unità immobiliari, verso proprietari o locatari, anche di singola pertinenza, con detrazione di spese di progettazione, realizzazione e manutenzione di aree verdi: è il DDL S. 1896 in approvazione al Senato. http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/45585.pdf

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Fabrizio Salto By


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