info@greenservice.it
blades-of-grass-381556_1920

PRATO ORNAMENTALE

Guida all’innesto di un nuovo prato in giardino

 

Sì, è proprio istintivo nell’animo delle persone: quando le giornate invernali tornano ad allungarsi e uno spiraglio di primavera ancora lontana si respira nell’aria allora viene naturale tornare ad occuparsi del proprio giardino, ispirati davvero da questi sensi.

Il nostro prato esce da un inverno molto freddo e stentiamo a credere che possa diventare veramente denso e di verde intenso. Il pensiero di rifare tutto è sempre nell’aria ma quest’anno sì, lo vogliamo rifare davvero, e questo è il momento giusto per preparare un piano.

Cosa serve per un nuovo prato

Se la manutenzione del vecchio prato è stata carente oppure il problema sta nel terreno che spesso è compattato e con scarsa ossigenazione, quasi sempre di natura argillosa, con l’umidità che ristagna in una comunità di alghe e muschi allora è proprio qui che dobbiamo colpire dove l’intervento potrà essere decisivo: bisogna lavorare questi 15 cm di suolo, raffinarlo e incorporarci qualche buona badilata di sabbia di fiume per ogni metro quadrato. Una buona azione è quella di pensare ad eventuali carenze, o forse perché una analisi di laboratorio mi ha mostrato deficit in generale o indicazioni tecniche che mostrano scarsa fertilità, che sia per scarsità di sostanza organica o per una conduttività inadeguata, o ancor più per correggere il pH di solito molto alto.

I prodotti da utilizzare per rinforzare il terreno del prato

L’aggiunta di un integratore come IRON PLUS ha sempre dato una marcia in più al prato, specie nei momenti di stress come in estate o semplicemente nell’offrire al prato la robustezza e la capacità naturale per affrontare le avversità di carattere più comune. Ora bisogna lavorare il terreno con una fresatrice per renderlo omogeneo, soprattutto occorre tirarlo a mano nelle ultime fasi di rifinitura, dove una rullatura leggera può mostrare le sporgenze che devo necessariamente eliminare. Il più bel regalo che possiamo farci è proprio un livellamento privo di sbavature, pur con le sue ondulazioni ma raffinato in superficie così da eliminare ogni difetto e dargli quelle caratteristiche così apprezzate e così godute, ovvero camminare sopra un bel manto e sentire una superficie liscia. Molti apprezzeranno questa sensazione e soprattutto l’omogeneità di colore e densità sarà dovuta anche alla regolarità di taglio su un piano levigato, così come tutte le operazioni verranno a giovarsene.

IRON-PLUS-SITO

La semina del nuovo prato

E’ arrivato il momento della semina, a cui ho già pensato in anticipo studiando il tipo di miscuglio, se di macroterme o di microterme come nella maggior parte dei casi: ne ho selezionato uno a base di Festuca Arundinacea, essenza ormai regina nei nostri prati dopo che ha perso negli anni la sua immagine di prato grezzo e scolorito. Non perché magicamente si è trasformato da foraggera a ornamentale ma perché la ricerca scientifica ha prodotto incroci varietali – non OGM – con quelle caratteristiche così desiderate da noi, che al prato ci pensiamo poco: rustico ma gradevole, colore intenso tutto l’anno, manutenzione anche ridotta e resistenza agli stress ambientali. Così sono nate miscele come COUNTRY che hanno fatto scuola e guida fin nelle aziende più evolute nella ricerca della perfeziona mai raggiunta, miscela con il giusto contenuto di Festuche e di Poe, ad alta classificazione e certificazione. Una dose di 40 gr/mq è sufficiente ad ottenere una germinazione non fulminea ma con buon insediamento nel tempo, se la temperatura minima, fattore limitante, si alza a sufficienza già a Febbraio. Spesso capita.

Il seme va di norma incorporato sotto la superficie perché venga raggiunto nella sua totalità dal giusto grado di umidità abile a liberare enzimi ed ormoni necessari alla germinazione, e alla emissione della prima radichetta. Appena sotto, perché già coperte da 15 mm di substrato le prime foglioline faticano a raggiungere la luce e rendersi autonome dal punto di vista nutritivo dopo aver esaurito gli amidi di scorta presenti nel seme. Dopo la semina a spaglio, manuale o a carrello, un leggero manto di sabbia o una rastrellatura leggera ma costante funzionano a dovere e appagano così con il senso di chiusura dell’opera maestra. Davvero finito? Non dimentichiamo una rullatura leggera necessaria a eliminare piccole sacche di aria vicino al seme, e per rifinire il lavoro.

La concimazione per l’impianto di un nuovo prato

La concimazione d’impianto è necessaria? Come dice il termine, l’impianto non è terminato senza l’aggiunta di un buon fertilizzante a base di Fosforo, solitamente denominato STARTER tipicamente con titolo 14-28-10, la velocità d’insediamento raddoppia, il prato diventa forte in tempo sufficiente ad affrontare le calure estive e le malattie sempre in agguato.

STARTER-SITO

Quando tagliare il nuovo prato

L’ultimo dilemma che compare in lontananza è questo: quando iniziare a tagliare il mio giovane prato, quale regola vige? Alzare l’altezza della lama ad almeno 4 cm, iniziare quando il prato raggiunge 7/8 cm., se la stagione è buona e fresca tagliare così un paio di volte la settimana, poi abbassare la lama a 3 cm. e fino a 2,5 quando il prato è ormai maturo: il capofila della regola è comunque una alta frequenza di taglio, e vedrete il prato farsi forza da sé.

Print Friendly

Fabrizio Salto By


1 Commento

  1. […] contro la perdita di terreno addizionale in qualsiasi altro maltempo prossimo. Leggi la nostra “GUIDA ALL’INNESTO DI UN NUOVO PRATO IN […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *