Per i vegani in particolar modo i legumi sono parte fondamentale dell’alimentazione quotidiana. É fondamentale capire quali sono i benefici che essi apportano ed oggi e ancora più importante capire come cucinarli per una dieta varia.
Il 2016 è stato l’anno dei legumi, importantissimi per le loro capacità nutritive – infatti sono ricchi di proteine, calcio, vitamine e fibre – e per garantire un futuro sostenibile. Cosa c’entra la sostenibilità con i legumi? Non si direbbe, ma potrebbero essere proprio la chiave di svolta per garantirci un futuro su questo pianeta.
Possono crescere su terreni aridi, le loro radici arricchiscono il terreno attraverso la fissazione dell’azoto e gli scarti che derivano dal loro utilizzo possono essere impiegati come mangimi per animali. Zero spreco!
Inoltre la loro coltivazione richiede 1/10 dell’acqua necessaria per avere lo stesso quantitativo di carne. Lo sappiamo tutti: siamo in emergenza idrica. Piove meno di 50 anni fa, ma la pioggia cade tutta assieme, le precipitazioni sono più concentrate e devastanti.
E se il mare si restringe, il deserto s’allarga. Copre già il 20% del pianeta e ogni anno si mangia altri 70 mila chilometri quadrati di terra.
Nonostante tutto, i legumi sono poco presenti sulle nostre tavole. Uno dei tanti motivi riportati è che richiedono una cottura prolungata. Il trucco è avere cereali e legumi già cotti. Ma come?
Si chiama cottura angelica ed è una vera alleata per chi ha poco tempo da dedicare alla cucina. Si definisce così perché il cibo non entra in contatto diretto con il calore elevato e non ne altera le caratteristiche. Può essere applicata ai cereali e ai legumi, che dovranno essere messi in ammollo per il tempo usuale. Cosa ci occorre? Dei vasi per le conserve, cereali e/o legumi, sale integrale marino, una grande pentola e dei canovacci.
Le proporzioni raccomandate sono:
Procediamo col far bollire dell’acqua in una grande pentola, che utilizzeremo anche per sterilizzare i vasetti.
Riempiamo i nostri vasetti con la preparazione che desideriamo, aggiungiamo un pizzico di sale e ricordiamo di aggiungere acqua fino ad 1 cm dal bordo. Chiudiamoli con i tappi precedentemente sterilizzati.
In un’altra pentola sistemiamo i barattoli avvolti nei canovacci per evitare che durante la bollitura si rompino.
Versiamo l’acqua bollente, precedentemente preparata, e proseguiamo con la cottura per tre ore. Passato questo tempo, spegniamo il fuoco e lasciamo raffreddare i barattoli nell’acqua.
L’unica accortezza è quella di non far scendere mai il livello dell’acqua che deve sempre coprire i barattoli, ed aggiungere acqua calda (mai fredda).
In una pentola potremmo mettere dei barattoli con varie combinazioni di alimenti ed avere una dispensa di tutto rispetto e pronta per ogni evenienza. La conservazione è piuttosto lunga, ma vi consiglio sempre di annusare prima di consumare e di verificare che non si siano formati dei gas attraverso la prova del tappo.
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