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PRATO ORNAMENTALE

I lavori del mese di Maggio sul prato

 

La Primavera è ormai affermata a tutte le nostre latidudini ed in tutte le regioni, con le loro diversità climatiche: che vi siano notti ancora fredde o giornate assolate da spingersi in spiaggia questo è il clima italiano tipico di transizione e pieno di contrasti. Come organizzare il lavoro sul nostro prato, cosa fare e soprattutto cosa non fare?

L’operazione fondamentale: il taglio

Indubbiamente il taglio è il re delle operazioni: da qui può scaturire una qualità eccellente con poche e precise modalità di azione che iniziano con la conoscenza dei mezzi utilizzati, della biologia della pianta e della esperienza dell’operatore.
Il tosaerba deve essere semplicemente adeguato al risultato che desideriamo: a taglio elicoidale per il miglior aspetto del prato a patto di curare sempre il gruppo lama/controlama, a taglio rotativo per arrivare comunque a un buon livello, anche qui con un buon controllo della lama. Potenza del motore e larghezza di lavoro sono gli indici che delineano la proporzione rispetto alla superficie da tagliare: meglio avere un sovradimensionamento e prolungare la durata del mezzo. E ragionando sul risparmio di risorse si arriva a determinare il momento della giornata migliore in assoluto, ovvero quando la macchina trova la minor resistenza al taglio e di conseguenza quando l’erba contrasta nel miglior modo un attacco non indifferente: questo momento si presenta verso il tramonto, con il minor contenuto idrico della giornata, al calo del processo quotidiano di respirazione cellulare e di traspirazione ovviamente lontano dal turno irrigatorio che deve avvenire, di norma, nelle prime ore del mattino.

Anche la frequenza di taglio può contribuire ad migliorare la qualità del prato, e se proviamo a tosare il prato quotidianamente per una decina di giorni ci accorgeremo dei grandi vantaggi:
1) tempi di taglio dimezzati
2) macchina defaticata
3) operatore alleggerito
4) eliminazione delle infestanti dicotiledoni senza diserbo
5) nessuna raccolta dei residui di taglio e nessuno smaltimento
6) moderato e continuo apporto di nutrienti al terreno
7) minor stress causato alla foglia e maggior capacità di recupero dello stress

Certo un impegno maggiore, ma con grande soddisfazione finale: qui ognuno può sperimentare le proprie disponibilità e scelga la giusta misura. Del resto dobbiamo rispettare anche chi vuole o chi può tagliare ogni 15 giorni!! In ogni caso ogni approccio al taglio deve essere sempre proporzionato alla crescita dell’erba, quindi alla temperatura e umidità ambientali.

A che altezza regolare la lama di taglio ? Se parliamo di classico miscuglio contenente Lolium, Poa e Festuche, è bene avere almeno due posizioni: a 25 mm in primavera e autunno, che può salire sino a 35 mm nelle stagioni più disagevoli, inverno e soprattutto estate. Un taglio eccessivamente basso porta ad una contrazione dell’apparato radicale e riduce in generale la resistenza e la competizione del prato verso gli stress.

Modalità di concimazione e i prodotti più adatti

La concimazione, intesa come perpetua condizione nutritizia, è un’altra funzione decisiva per accrescere la qualità del prato,  la cui funzione è di lenta e continua produzione di sostanza secca, la lamina fogliare appunto. A Maggio la richiesta di Azoto è molto elevata, in presenza di buona irrigazione e taglio, e pensando alla stagione calda in arrivo scegliamo un concime bilanciato con moderata dose di Azoto a cessione media, e Potassio che aiuta a regolare gli scambi gassosi tra pianta e ambiente. Il Fosforo in questo momento stimolerebbe la crescita di Poa Annua, che è pianta da alienare.

Un esempio di titolo adatto alla stagione pre-estiva è 5-0-31: dimentichiamo l’idea che aumentando le dosi il prato ne tragga vantaggio e non superiamo i 30/35 gr a metro quadrato. Distribuirlo a mano, poi, è altro concetto sbagliato: nemmeno il buon contadino di una volta riuscirebbe a dosare bene su tutta l’aree, meglio un attrezzo meccanico anche semplice come un carrello a spargimento, sistema usato nei migliori campi di calcio in tutto il mondo! Contenuti di Zolfo, Ferro e Magnesio sono sempre graditi per lo sviluppo nella pianta dell’attività fotosintetica, della respirazione cellulare e del pH del suolo.

Altra importante azione è il diserbo preventivo, e sono questi gli ultimi giorni in attesa dell’inizio della germinazione delle infestanti graminacee annuali, tipo Pabio e Giavone. Ora è il momento di applicare prodotti diserbanti selettivi a base di Pendimethalin, su tutto il prato in modo uniforme, con abbondante volume di acqua e se vogliamo una irrigazione immediatamente successiva, così da dilavare il prodotto dalle foglie e distribuirlo sulla superficie del terreno, luogo di azione del principio attivo antigerminello. Attenzione, il prodotto impedisce la nascita anche di nuovo seme, quindi niente trasemine da qui in poi.

Cosa fare se…

Se sono evidenti presenze di insetti o animali terricoli all’interno del prato, con chiara apparenza di lombrichi o di smottamenti locali di terreno, o ancora per evidenza di larve o uova, è possibile applicare, solitamente allo stato microgranulare, prodotti in grado di ridurre il danno potenziale. Facendo attenzione alle dosi e alla uniformità di distribuzione, e sollevandoci da pericoli verso i nostri animali domestici e dai loro amici di bucolica frequentazione.

Se notiamo una decisa presenza di infestanti a foglia larga il tempo è ancora buono per un intervento localizzato o ad ampio raggio a base di MCPP, 2,4 D e Dicamba, anche in miscela tra loro, su prati che abbiano almeno 2 mesi di vita.

Infine, parliamo di un prato che abbia bisogno di aiuto, un prato rado, ingiallito, poco vitale. Non basta una trasemina o una concimazione esuberante ma andiamo a vedere cosa c’è sotto, se un suolo eccessivamente compatto, se un terreno arido, ghiaioso o di colore chiaro, se vi è presenza anomala di formiche o altri insetti, se le radici sono inesistenti.

Una rigenerazione è utile se fatta con clima favorevole e l’intervento deve essere misurato sul budget e sui risultati attendibili. La prossima puntata farà il focus sulla complessità e sulla efficacia dell’operazione.

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Fabrizio Salto By


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