I trattamenti al tappeto erboso riguardano la difesa, con mezzi fisici e biochimici, dalle malattie e dalle malerbe. La difesa dagli attacchi fungini con mezzi fisici può essere effettuata asportando rapidamente la parte colpita con tagli frequenti del prato. L’erba tagliata va allontanata, mentre le lame e il carterdel tosaerba vanno sempre tenuti lavati e ripuliti. Per le infestanti, la lotta con mezzi fisici prevede l’estirpazione con attrezzi manuali che consentono la rimozione della pianta al colletto con una piccola lama seghettata.
I trattamenti chimici vengono eseguiti con attrezzature a spalla o botticella trainata da motrice. Gli interventi preventivi di disinfezione del prato non presentano particolari difficoltà e l’unico accorgimento sarà l’uniformità di distribuzione.
Le irroratrici a spalla sono ad azionamento, manuale o a motore (a scoppio o elettrico). Essenzialmente prevedono: un serbatoio (10-20 litri); un organo di pressione (generalmente pompa a stantuffo o a membrana); una lancia di distribuzione che termina con uno o più ugelli di polverizzazione. Nei modelli a precompressione, il serbatoio è a tenuta e contiene, oltre alla miscela, anche aria portata in pressione da un piccolo compressore per favorire l’uscita e una migliore polverizzazione del liquido. Nei nuovi modelli la pressione rimane costante durante il funzionamento, garantendo cosi l’uniformità di polverizzazione delle gocce. Nelle versioni trainate e portate la distribuzione avviene con lancia o tramite barra. La polverizzazione è generalmente di tipo meccanico, provocata cioè dalla pressione cui è sottoposto il liquido. Gli ugelli impiegati sono a ventaglio o a specchio per i trattamenti diserbanti, mentre per quelli antiparassitari possono essere a cono o di tipo rotativo.
Nell’effettuare il diserbo chimico è necessario tenere presente che nel caso di utilizzo di prodotto non selettivo occorre operare il più possibile con interventi localizzati, utilizzando ugelli a fessura o a specchio a bassa pressione (1-2 bar), muniti di apparato di protezione, che escludono rischi di deriva e di sgocciolamento. L’uso di prodotti sistemici consente anche il ricorso ad apparecchiature umettanti, che agiscono per contatto con l’infestante, garantendo quindi un alto grado di assorbimento. Va, però, evitata ogni forma di sgocciolamento del prodotto.
Per la fertilizzazione si può ricorrere a:
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