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PRATO ORNAMENTALE

I lavori per il prato del mese di settembre

 

Anche quest’anno le ferie se ne sono andate, la ripresa fa pensare all’Autunno e tendiamo a ridurre le cure sul nostro giardino, ma non dimentichiamo che proprio ora inizia un periodo d’oro per il prato: le infestanti estive declinano, il clima diventa favorevole, le piogge aiutano, le malattie regrediscono.

Siamo pronti a farci aiutare da tutto ciò? Bene, perché ora il lavoro è in discesa e ciò significa benefici a costi ridotti. Il metabolismo della pianta accelera e ciò induce una autorigenerazione  utile a rimediare ai calori estivi.

Innanzitutto il taglio, operazione che già di per sé produce un discreto aumento della qualità del manto, se fatta entro certi canoni.

Quali sono questi canoni? Senza spendere cifre fuori luogo, possiamo pretendere un buon risultato anche da un semplice tosaerba rotativo ed è qui che si deve concentrare l’attenzione.

Potenza sufficiente, lame affilate, larghezza di taglio adeguata alla superficie di prato, stato di manutenzione generale, tutto a posto? Bene, ora programmiamo una buona frequenza perché questo farà salire di un buon gradino la bellezza del nostro prato e se rifuggiamo dal sentirci dire “un paio di volte alla settimana” facciamo questa prova: tagliamolo tutti i giorni per almeno 7 volte e capiremo l’importanza di asportare una piccola porzione di foglia ogni volta, magari senza neanche raccogliere l’erba tagliata, che sarà polvere. Il prato ringrazierà e darà il meglio di sé diventando più denso e più uniforme e tornerà ad essere il punto centrale del giardino.

La seconda norma da applicare è quella di una concimazione azotata di qualità, organica o meglio minerale, lenta ma non troppo, ben data – quindi non a mano – ad una giusta dose.

Come deve essere un buon concime? Ogni giardino avrebbe bisogno della sua ricetta come il medico farebbe con noi, ma sbagliamo poco se troviamo un titolo con rapporto 1-0-1 oppure 2-1-2,  fino anche 3-1-2. Ciò che conta molto è l’Azoto, che sia differenziato, almeno superiore a 15, a rilascio controllato, con granulo uniforme e non polveroso.

La dose? Quella indicata in confezione è sempre raccomandata, ma un leggero sovradosaggio non farà male. Diciamo 30 grammi per un buon fertilizzante minerale, 50/60 grammi per un buon organico, al metro quadro.

Se invece non volete bene al vostro prato usate pure un vantaggioso concime agricolo a rapido effetto: la crescita sarà smisurata e la falda vi ringrazierà per i nitrati che non consumerete ma che andranno a finire proprio lì. Infine, in due settimane vi chiederete perché tutto è finito…

Se il prato ha sofferto poi di un certo surriscaldamento estivo e si è ripresentato scarno ed ingiallito, bene questo è il momento ideale per una rigenerazione che preveda almeno un passaggio con arieggiatore, una pulizia generale con rimozione di ogni residuo ed una trasemina meccanizzata che riesca ad infilare il seme lì dove serve, ovvero leggermente sotto la superficie del terreno. Evitate di buttare il seme a spaglio così come certe icone del passato attestano di buone norme colturali: il seme che espone all’aria anche una piccola parte di sé ha scarse probabilità di insediamento.

Tutto ciò darà vigore al prato e soddisfazione a noi, ma non perdiamo tempo, i primi del mese sono i giorni migliori per approfittarne. Certo, in funzione della latitudine e della climatologia locale queste considerazioni possono essere anticipate o posticipate anche di qualche settimana, resta il fatto che settembre è il mese d’oro per il nostro prato!

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Fabrizio Salto By


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