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PRATO ORNAMENTALE, PRATO SPORTIVO

Come predisporre un piano annuale di nutrizione (parte II)

 

ATTENZIONE: potete leggere la prima parte dell’articolo redatto dal dottore agronomo Fabrizio Salto a questo link. Mentre nella prima parte si sono discussi aspetti teorici vediamo in che modo ora è possibile combinare utili informazioni a realizzazioni pratiche.

Il piano biotecnico di concimazione

Il manto erboso ha iniziato da poco la sua attività vegetativa ed affronta una serie di fattori tra essi correlati:

1)L’aumento della temperatura

2)la crescita fisiologica

3)le necessità nutritive

4)l’intensità di manutenzione

5)l’utilizzo del prato.

Ogni legame tra questi fattori può essere combinato e uno degli effetti che se ne ottiene è il Piano Biotecnico di Manutenzione Generale, composto dalle varie attività lavorative e di supporto al prato.

Se scendiamo nei termini più specifici di concimazione abbiamo davanti il quadro delle scelte da programmare:

  • il tipo di fertilizzante (granulare, liquido, minerale, organico, ecc.)
  • un mix di buoni  biostimolanti
  • la frequenza
  • le date
  • le dosi
  • le modalità di utilizzo
  • quale marchio acquistare e dove.

E poi ancora: possiamo applicare lo stesso piano a qualsiasi prato? Certo che no, ma da cosa dipende? Dalla natura di differenti terreni, poi dal grado di manutenzione, ma soprattutto dalle specie che compongono il mio mix di prato, poi dal clima locale (la piovosità, il vento, l’esposizione, ecc.). Un certo effetto lo può fare la tabella esposta qui sotto, dove si evidenzia il grado di crescita di un prato di microterme (che vivono bene in un range tra 10 e 25 °C) nel corso dell’anno. Potrebbe notarsi un parallelismo con l’andamento della temperatura e così sarebbe se ci trovassimo in Scozia, ma così non è nelle nostre estati calde, dove le alte temperature inducono una sorta di riposo vegetativo che la pianta adotta per autodifesa: bene qui i consumi nutritivi si riducono, per riprendere con la riduzione delle temperature medie giornaliere, a Settembre.

Stabilito un livello medio di intensità manutentiva per un giardino di qualità con clima temperato e con obbiettivo di restituzione di NPK pari a 30-5-25 unità nutritive nell’anno, andiamo a combinare alcuni prodotti offerti dal mercato che offrano un buon fertilizzante di media durata, per ipotizzare questo calendario di interventi:

Piano di concimazione giardino

DATA

TITOLO GR/MQ

N

P K
MARZO 25-5-15 30 7,5 1,25 4,6
MAGGIO 21-0-21 30 6,3 0 6,3
AGOSTO 25-5-15 25 6,25 1,25 3,8
OTTOBRE 25-5-15 25 6,25 1,25 3,8
NOVEMBRE 10-0-24 35 3,5 0  8,4
TOTALE 29,8 3,75 26,9

dove il valore delle unità nutritive fornite è dato dalla divisione tra (gr/mq) e (100/titolo).

Affrontiamo con lo stesso concetto un manto erboso sportivo ad alto grado di manutenzione e con substrato sabbioso, dove il dilavamento è maggiore e il consumo dei nutrienti notevole nella stagione di crescita. Le unità in obbiettivo restituzione potranno arrivare a 40-0-40 e pertanto il Piano nutritivo avrà il seguente sviluppo:

Piano di concimazione prato sportivo

DATA TITOLO GR/MQ N P K
MARZO 28-0-10 25 7,1 0 2,5
APRILE 20-0-20 30 6 0 6
MAGGIO 20-0-20 30 6 0 6
GIUGNO 10-0-24 20 2,0 0 4,8
AGOSTO 28-0-10 25 7,1 0 2,5
SETTEMBRE 20-0-20 30 6 0 6
OTTOBRE 20-0-20 30 6 0 6
NOVEMBRE 10-0-24 25 2,5 0 6
TOTALE 42,7 0 39,8

Il calendario potrà essere arricchito da ulteriori contributi nutritivi, quali biostimolanti e microelementi, che possono essere inseriti in corrispondenza delle stesse concimazioni o a settimane alterne. Quando l’attività vegetativa è costante nel tempo l’apporto nutritivo deve essere intervallato, quindi bisogna prevedere una rotazione dei contributi che mantengano un equilibrio nelle sostanze utili al prato, non solo quelle minerali utili alla crescita ma soprattutto quelle a carattere microbiologico che possano azionare le difese della piantina verso gli stress ambientali. E’ noto infatti che sono almeno 16 i nutrienti che il prato ha bisogno per la crescita e che debbono trovarsi nello strato interessato dalle radici: questo in natura non avviene quasi mai e pertanto la fornitura alternata dei composti organici e minerali sopracitati è una necessità reale se vogliamo ottenere un manto erboso denso e sano.

Le carenze nutritive si esprimono in diversi modi, tra cui il più evidente è la perdita di colore e il graduale ingiallimento. Altre manifestazioni sono date da foglie più fini e coricate, con crescita ridotta e suscettibilità a malattie fungine che mostrano deterioramento delle parti apicali della foglia. Il Piano di concimazione è il miglior modo per prevenire questi deficit, e le analisi del terreno o dei tessuti fogliari aiutano il tecnico a comporre un efficiente calendario di applicazioni.

Quale fertilizzante ora acquistare?

Questo è il tempo della grande disponibilità di prodotti sul mercato, vuoi per il volano creato dallo sviluppo del settore agli inizi degli anni 2000, vuoi per la crescita dell’industria, vuoi per gli effetti della globalizzazione che ha accelerato lo scambio delle informazioni e degli affari nel mondo. Per questo motivo la scelta è ampia, sia che si tratti di concimi minerali semplici o di sintesi, sia per i composti misto-organici.

I criteri di base sono ricorrenti

  • il budget disponibile
  • l’adeguamento qualitativo del giardino nel suo contesto generale
  • il miglior rapporto qualità-prezzo
  • la disponibilità sul mercato locale
  • la scelta tecnica.

Tutti fattori di non semplice risoluzione nella loro combinazione plausibile, ma sostanzialmente la priorità dovrà centrarsi sulla conoscenze di base del mezzo tecnico e del suo comportamento nell’ambiente di destinazione, prime tra tutte le modalità di veicolazione dell’Azoto fornito in quella data forma, ma anche sapere come si comporta questo terreno così particolare e non sempre in modo così dichiarato. Saper leggere un’etichetta infine è dovere di ogni appassionato.

Qui si vuole orientare l’utilizzatore non tanto verso questa o quella marca, ma renderlo consapevole dei fattori che incidono sul costo finale del prato e indurre una ragionevole scelta fatta di convenienza economica ma anche di equilibri del pensiero che egli ha evoluto nel tempo.

 

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Fabrizio Salto By


1 Commento

  1. […] Quanto discusso sinora forma il contesto di base che permette all’operatore di redarre il Piano nutritivo, e con la propria esperienza formulare le modalità più adatte (a questo link). […]

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